Rio+20 si chiude con un nulla di fatto, ma sono tutti contenti

di Redazione Commenta

rio+20 nulla di fatto tutti contentiTutti sorridenti alla fine della tre giorni di Rio i capi di Stato e di Governo ed i loro rappresentanti riunitisi per il meeting di Rio+20. Ovviamente si tratta di sorrisi di facciata visto che più che per la soddisfazione di aver trovato l’accordo, la loro felicità sembrava dovuta al fatto che finalmente questa “seccatura” del vertice ambientale era finita. E’ andato tutto secondo i piani, con un testo firmato da tutti in cui ci sono tante belle parole ma nessun fatto concreto. Ed in tutto questo c’è persino lo zampino del Vaticano che rompe l’unico accordo decente che sembrava essere stato trovato.

Ma facciamo un passo indietro. L’accordo globale, come detto anche in passato, non dava numeri o obiettivi concreti, ma semplicemente impegnava i vari Paesi verso un’economia più sostenibile e verso una battaglia alla fame e al riscaldamento globale. Tutte parole che senza dati concreti non hanno alcun significato. Indipendentemente da questo accordo però Usa e Brasile avevano firmato un altro trattato in cui sostanzialmente i due Paesi si impegnavano reciprocamente per intraprendere politiche di sostenibilità ambientale. L’accordo sembrava forte, ma c’era una clausola, e cioè che il Brasile doveva impegnarsi a limitare le nascite perché è uno dei Paesi che stanno portando il mondo al collasso a causa dell’incremento demografico incontrollato. Sembrava tutto ok, finché non si è inserito il Vaticano che si è opposto a questa clausola, ancora legato alla vecchia regola “andate e moltiplicatevi” di duemila anni fa. Peccato che se allora con la popolazione mondiale di qualche milione di persone aveva senso, oggi risulta un po’ anacronistica visto che siamo 7 miliardi. Forse ci siamo moltiplicati abbastanza.

Nel frattempo scoppia un’altra polemica per quanto riguarda i finanziamenti pubblici. Le associazioni ambientaliste avevano ottenuto l’impegno, senza però che nulla fosse messo nero su bianco, da parte delle superpotenze mondiali di ridurre (non eliminare) le sovvenzioni al settore dei combustibili fossili. Ma l’opposizione del Venenezuela che ha parlato di ingerenza nella politica nazionale potrebbe ancora una volta far saltare tutto. Insomma, l’unico impegno su cui tutti sono d’accordo sembra essere quello di aiutare i Paesi più poveri ad avere accesso ad un’energia quanto più possibile rinnovabile. Il come però si sono dimenticati di inserirlo…

[Fonte: Repubblica]

Photo Credits | Getty Images

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