Rio+20, qualche progresso nel settore trasporti

di Redazione 1

rio+20 progresso trasportiUna delle principali critiche fatte al testo di Rio+20 è che non ci sono cifre. Quella bozza era stata discussa nella scorsa settimana, lontano dai riflettori e dalle telecamere di tutto il mondo. Ora però che il meeting è cominciato, è più difficile dire di no, sotto gli occhi del mondo, e così ecco che le organizzazioni più intraprendenti cominciano a presentare il conto. Il gruppo delle principali banche mondiali per lo sviluppo ha presentato questa mattina una relazione secondo cui basterebbe un investimento di 175 miliardi di dollari (138 miliardi di euro) per risolvere gran parte dei problemi legati al settore dei trasporti.

In sostanza le 8 banche, tutte asiatiche, in collaborazione con la Banca Mondiale, hanno chiesto che questi fondi siano destinati ad incrementare il servizio autobus, treni e piste ciclabili nei Paesi in via di Sviluppo, in modo da risolvere in gran parte l’annoso problema dell’inquinamento atmosferico derivante dal settore dei trasporti. Si stima infatti che i gas serra emessi dalle automobili costi il 5-10% del PIL mondiale sotto forma di cambiamenti climatici, malattie ed incidenti stradali. Investire dunque nel trasporto pubblico e pulito può servire per ridurre in maniera significativa i danni del trasporto urbano.

Questi impegni senza precedenti promettono di salvare centinaia di migliaia di vite pulendo l’aria e rendendo le strade più sicure; diminuendo il traffico in centinaia di città e riducendo il contributo dei trasporti al cambiamento climatico nocivo. Creeranno un più efficiente servizio di trasporto merci e passeggeri, e stimoleranno la crescita economica urbana sostenibile

sostiene Joan Clos, direttore esecutivo di UN-Habitat che ha presentato la relazione. Vedremo se di fronte a numeri così ben documentati (e per una volta precisi) i leader mondiali faranno ancora orecchie da mercante. Il problema dell’inquinamento da trasporti è annoso e non si può ignorarlo per sempre.

[Fonte: The Guardian]

Photo Credits | Getty Images

Commenti (1)

  1. Molto bello il blog… però aspetto nuovi post, è da troppo tempo che non ci sono aggiornamenti. Vabbè, intanto mi sono iscritto ai feed RSS, continuo a seguirvi!

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