Riscaldamento globale, gli americani si sono convinti che esiste

di Redazione 1

Mentre nel resto del mondo il riscaldamento globale è un fenomeno ormai accertato e si dibatte soltanto se sia colpa dell’uomo o un fenomeno naturale, la stessa cosa non si è mai ottenuta in America dove per gran parte degli ultimi anni la maggior parte delle persone credeva che fosse tutta un’invenzione degli scienziati. La realtà era che le lobby più inquinanti del mondo, tra quelle del petrolio e le altre industriali, facevano pressione su alcuni scienziati e sui media per far passare il messaggio che non fosse vero niente, portando così i politici a prendere decisioni di parere opposto a quelle del resto del mondo.

Ma qualcosa ora è cambiato. Secondo l’ultimo sondaggio nazionale sull’opinione pubblica in merito al riscaldamento globale, effettuato nello scorso dicembre, è emerso che la maggior parte degli americani, il 62% per la precisione, oggi è convinto che il fenomeno esista. Un incremento del 7% rispetto allo scorso anno, il primo della storia in cui più della metà degli intervistati si diceva convinto che i mutamenti climatici fossero reali, ed un incremento importante visto che fino al 2008 erano il 75% gli americani che si dicevano convinti che fosse tutta un’invenzione.

Il motivo è facile da intuire: gli ultimi anni sono stati caratterizzati da temperature troppo estreme per sembrare normali. Nonostante questo però c’è ancora uno zoccolo duro che non vuole convincersi, come chi dice di votare Repubblicano (e i candidati alle primarie di questi giorni ne sono un’espressione) tra cui appena il 47% afferma che il riscaldamento globale è realtà, contro il 55% degli Indipendenti ed il 78% dei Democratici.

Secondo i Repubblicani la “colpa” di questo cambiamento di corrente la si deve al film di Al Gore “Una Scomoda Verità” che uscì nel 2006 e mise l’America di fronte ad un problema che non immaginava nemmeno esistesse. Ma se nel 2008 appena il 2% degli intervistati affermava che quel film l’aveva convinto a cambiare idea, oggi ne è convinto appena l’1%, il che significa che alla base di questo convincimento ci sono esclusivamente esperienze e conoscenze personali. Un aspetto importante se consideriamo quanto l’opinione pubblica sia importante in America, anche in previsione dei futuri negoziati sul clima. Dopotutto se al primo protocollo di Kyoto il presidente Bush non aderì perché il suo popolo non era interessato all’argomento, in futuro Obama ed i prossimi presidenti non potranno più fare finta di nulla.

[Fonte: Treehugger]

Commenti (1)

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