Il riscaldamento globale fa “ingrassare” la Terra

di Redazione Commenta

Per 12 mila anni la Terra è dimagrita di circa 7 millimetri ogni 10 anni. Ora però pare che sia partita un’inversione di tendenza che la sta facendo “ingrassare” della stessa grandezza, cioè 7 millimetri per decennio. Che stia mangiando anche lei cibo spazzatura? Può darsi, a patto che per cibo spazzatura si intendano CO2 ed altri gas serra che favoriscono il fenomeno del riscaldamento globale.

A spiegare questa teoria che sembra così strana è John Wahr dell’Università del Colorado che, insieme ai suoi colleghi, ha raccolto i dati provenienti dai satelliti della missione della Nasa denominata Grace (Gravity Recovery and Climate Experiment), che dovrebbe misurare il campo gravitazionale terrestre.

Sembra che la colpa sia della massa di ghiacci persa da Groenlandia e Antartide. Le due regioni stanno perdendo 382 miliardi di tonnellate di ghiaccio l’anno. L’acqua risultante viene spinta verso l’Equatore dalle stesse forze che in passato avevano aumentato la circonferenza del pianeta

si legge sull’articolo pubblicato sulla rivista Geophysical Research Letters. Per capirci meglio, proviamo a fare un paragone con una dieta umana. La Terra, che per secoli è stata un sistema perfetto, ha sempre subìto una cura dimagrante che le faceva perdere 7 millimetri ogni 10 anni. Con l’incremento dell’inquinamento, in parte dovuto alle attività umane dirette e indirette, è come se avesse cominciato a mangiare di più, seguendo una dieta non più salutare. Questo ha prodotto un riscaldamento che ha comportato un incremento dello scioglimento dei ghiacciai, specialmente ai poli, ma non solo. Questo ha portato ad un innalzamento del livello del mare, con l’acqua che, per motivi geofisici, viene “attirata” intorno all’Equatore che potremmo paragonare ai fianchi di una persona.

Risultato: maggiore acqua si accumula su queste “maniglie dell’amore”, e più grassa appare la Terra. Al momento non c’è nulla di cui preoccuparsi, secondo quanto riferisce Marco Marcelli, docente di Oceanografia biologica dell’Università della Tuscia, intervistato dal Fatto Quotidiano.

E’ un dato molto interessante che però non apre scenari catastrofici. Anche se un giorno si scioglierà tutto il ghiaccio del nostro Pianeta, alla fine il fluido in eccesso si adatterà alla rotazione terrestre. Questo studio dovrebbe invitarci a riflettere sui cambiamenti climatici. La vera catastrofe non è la Terra che ingrassa, ma i danni che stiamo arrecando al nostro pianeta con il petrolio e il carbone.

[Fonte: il Fatto Quotidiano]

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