Sacchetti di plastica, la Cina ha risparmiato 100 miliardi di buste con una legge

di Redazione 1

È così semplice che non si capisce come mai nessun’altro ci riesca. Nel 2008 la Cina ha introdotto una legge che rendeva illegale per i negozi regalare i sacchetti di plastica in cui mettere la spesa. Non tutti i negozianti si sono adeguati, e così alcuni hanno fatto pagare le buste ai clienti, ottenendo dei profitti da un lato e la diminuzione dell’utilizzo dei sacchetti dall’altro, altri no. I risultati? Dopo due anni, la legge (applicata male) è riuscita a ridurre il consumo dei sacchetti di plastica del 50%, evitando così che circa 100 miliardi di buste finissero in discarica.

E’ una bella dimostrazione di come una semplice mossa politica possa ottenere grandi risultati, pur mantenendo tutti (tranne forse i produttori dei sacchetti di plastica) felici. I proprietari delle piccole imprese ottengono un piccolo guadagno supplementare, i consumatori imparano a riutilizzare i sacchetti, e l’ambiente ottiene i maggiori vantaggi, dato che le discariche sono meno piene.

Uno dei migliori risultati è stato il comportamento dei consumatori che ha avuto un impatto non indifferente. Ecco le conclusioni dello studio che ha calcolato questi risultati:

I consumatori di Pechino e Guiyang hanno utilizzato una media di 21 nuove buste di plastica la settimana prima dell’ingresso della tassa approvata nel giugno 2008, e raramente usavano la stessa busta per due volte. Ma dopo che la legge è stata introdotta, il consumo è sceso del 49% e quasi la metà delle buste sono state riutilizzate. Ciò rappresenta una riduzione significativa, ma i ricercatori dicono che c’è la possibilità di migliorare. Mesi dopo che la legge fu promulgata, dicono i ricercatori, quasi il 60% dei sacchetti di plastica erano dati ancora gratuitamente.

Le politiche simili attuate in Italia non possono di certo sperare di ottenere gli stessi risultati, ma le buste biodegradabili da una parte e le campagne sul riutilizzo e l’uso della sporta di iuta dall’altra potrebbero contribuire nell’ottenimento di risultati molto simili a quelli cinesi.

[Fonte: Treehugger]

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