Scopriamone di più sul bioetanolo

di Redazione 1

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Il bioetanolo è un etanolo prodotto tramite un processo di fermentazione delle biomasse. Per chiarire meglio questa definizione, è opportuno specificare che il termine etanolo indica l’alcool, mentre per biomasse si intendono i prodotti agricoli che contengono molti glucidi (zuccheri), quali ad esempio i cereali, gli amidacei, le piante da zucchero e le vinacce.

Si può ricavare dalla canna da zucchero (il Brasile detiene il primato con 6 mila litri per ettaro coltivato); dal tronco delle piante (solitamente l’abete rosso) estraendo il glucosio e ottenendo poi per via fermentativa l’etanolo; dalla cellulosa trasformandola, grazie all’azione di funghi e batteri, in glucosio, e fermentando poi gli zuccheri con microbi e lieviti.


Oggi si parla molto del bioetanolo perchè in campo energetico può rappresentare un valido componente per il carburante. Può infatti essere usato nelle benzine in percentuali fino al 20%, senza danni per il motore, o puro nei motori Flex.

L’uso del bioetanolo ridurrebbe dell’80% le emissioni nell’atmosfera dell’ anidride carbonica, uno dei principali gas serra.
Molti Paesi offrono sovvenzioni agli agricoltori per la produzione di cereali destinati alla sintesi di bioetanolo. Negli Stati Uniti l’Energy Policy Act del 2005 ha incoraggiato la produzione con forti incentivi federali. Il Brasile prevede di raddoppiare la produzione di bietanolo entro la fine del 2010 diventando così uno dei maggiori esportatori, con ben 5 miliardi di litri, sufficienti ad alimentare circa 5 milioni di veicoli. La Svezia, grazie ad un programma che prevede anche un uso massiccio di bioetanolo per i trasporti, intende diventare il primo paese al mondo indipendente dal petrolio entro il 2020. In Italia, la città di La Spezia partecipa al progetto Best, supportato dalla comunità europea, con l’obiettivo di introdurre macchine flex e stazioni di rifornimento.

I benefici per l’ambiente e contro l’inquinamento del bioetanolo sono enormi. Tuttavia la coltivazione di cereali destinati alla sintesi di bioetanolo anziché alla produzione di generi alimentari è una delle cause del rincaro dei cereali e dei relativi derivati. Pagheremo di più il pane, dunque, ma respireremo meglio! Tra i due mali, meglio scegliere quello minore, che ne dite?

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