Solare fotovoltaico, Italia e Germania leader mondiali

di Redazione 2

Italia, Germania, Giappone, Spagna, Stati Uniti e Cina: è la classifica dei leader mondiali del solare fotovoltaico che ci vede in testa, per una volta in cima ai virtuosi, insieme ai tedeschi.
Del futuro sostenibile di un settore energetico in costante sviluppo malgrado la crisi qual è quello dell’energia rinnovabile proveniente dal sole, si è parlato nei giorni scorsi nell’ambito della conferenza “Energia: Una nuova politica energetica per la Germania e l’Italia. L’esempio dell’energia solare e dell’elettromobilità”, un evento promosso dall’Ambasciata tedesca e a cui hanno preso parte, tra gli altri intervenuti e presenti, per l’Italia il Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, Edo Ronchi, e per la Germania Ursula Heinen-Esser ed Andrea Lindlohr, parlamentare regionale del Baden-Wuttemberg.

Tanti i temi in ballo, in primis la necessità di pensare, ora che il decollo sembra certo, alla spazzatura solare, per evitare un Far West dei rifiuti a fine vita di pannelli ed impianti su larga scala,

tema del quale occorre cominciare ad occuparsi dato il loro elevato numero, ha ammonito Ronchi.

Durante il convegno sono stati diffusi i dati sulla produzione di energia da fotovoltaico nei diversi Paesi. Si scopre così che la Germania nel 2010 ha toccato 17.300 MW installati mentre l’Italia quest’anno ha raggiunto la soglia degli 11.000. Come ha spiegato lo stesso Ronchi, a commento di questa crescita a dir poco vertiginosa e promettente:

E’ quindi di particolare attualità una riflessione sulle rispettive esperienze e problematiche. In particolare per parte italiana siamo interessati alle valutazioni sulle previsioni dell’andamento dei costi del solare nei prossimi anni e quindi alle evoluzioni tecnologiche del settore, alle scelte e previsioni di sviluppo delle industrie delle settore sia sul mercato interno che in quello europeo e internazionale, al confronto dei sistemi di incentivazione e alle procedure per autorizzare gli impianti, alle problematiche dello sviluppo delle capacità di accumulo della rete.

Commenti (2)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.