Spiagge e fondali puliti 2011: partita l’iniziativa di Legambiente

di Redazione 1

Come ogni anno ritorna l’iniziativa Spiagge pulite, che per la ventiduesima edizione di Clean Up the Med, si arricchisce con il tentativo di ripulire anche i fondali marini. L’idea, attuata da Legambiente, è di rendere vivibili le coste italiane, le quali a volte vengono scambiate per discariche a cielo aperto e finiscono con il diventare talmente inospitali da tenere lontani anche i turisti.

L’iniziativa di quest’anno assume un contorno più politico in quanto c’è un chiaro schieramento dell’organizzazione ambientalista contro la decisione di trasformare i litorali in proprietà private, con i costruttori che non faranno altro che cementificare gli arenili ed aumentare i chilometri di muri che tolgono ai cittadini la possibilità di accedere al mare.

Con un’azione concreta i volontari di spiagge pulite testimoniano che il mare è un bene di tutti che nessun Governo può concedere privatizzando per decenni, tanto meno con assurdi e pericolosi diritti edificatori sulle coste. Il nostro Paese non può pensare di distruggere così uno dei più grandi patrimoni ambientali, bisogna investire nella sostenibilità e nell’accessibilità delle coste

afferma Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio, il quale definisce il Decreto Sviluppo un “via libera alla privatizzazione e alla devastazione del paesaggio costiero” che spalancherà le porte agli ecomostri. E non è un caso che a pronunciarsi sia il rappresentante laziale di Legambiente in quanto sono proprio gli studenti romani i primi a “scendere in campo” nell’operazione “Isola sotto il Mare”.

Duecento studenti volontari, insieme con quelli di Legambiente, si occuperanno di ripulire le dune di Capocotta e molti altri punti del litorale romano che viene spesso “violentato” dall’incuria umana. Un’iniziativa importante perché è proprio dai più giovani che bisogna partire per insegnare l’amore per la natura e per il mare.

Mille studenti con laboratori e attività hanno imparato ad amare e difendere il mare, diventando importanti sentinelle per evitare danni e interventi sbagliati sui litorali

ha spiegato Cristiana Avenali, direttrice di Legambiente Lazio, la quale afferma però che non basta fermarsi qui ma che l’attenzione all’ambiente dev’essere rivolta per tutto l’anno.

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[Fonte: Corriere della Sera]

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