Tempesta di San Giuda, 11 morti, voli bloccati e blackout nel Nord Europa

di Redazione Commenta

BRITAIN-WEATHERTempesta di San Giuda, sale a 11 il numero dei morti, intanto ancora voli bloccati e blackout nel Nord Europa: la tempesta infatti se prima aveva investito soprattutto Inghilterra e Francia, ora continua a creare danni e problemi anche in Danimarca, Olanda Svezia e Germania.

David Cameron ha definito altamente deplorevole la perdita di vite umane dovuta alla tempesta di San Giuda, che seppur ampiamente prevista e anticipata, sta causando morti ed enormi disagi per il suo manifestarsi. Addirittura è arrivato a circa 680 mila il numero di abitazioni colpite dal blackout e prive di energia elettrica solo in Inghilterra, mentre la misurazione dei venti da oltre 140 km/h ha raggiunto picchi oltre i 150 km/h.

La nazione più colpita la momento risulta, come previsto, l’Inghilterra, dove il giovane 14enne del Sussex disperso è stato ora dichiarato deceduto, mentre un’altra giovane, una ragazza di 17 anni, è morta per un albero caduto sul camper nel quale stava dormendo. Un altro albero caduto su un’abitazione ha causato una fuga di gas, un’esplosione e quindi la morte di due persone. Un altro ancora ha ucciso una persona ad Amsterda, e nel Nord dell’Olanda è stato necessario evacuare una scuola. E purtroppo si potrebbe continuare.

Ma la tempesta di San Giuda non è solo venti: le piogge continuano a cadere causando enormi disagi ai trasporti, sulle strade, sulle linee ferroviarie e per quanto riguarda gli aeroporti. Bloccati inoltre anche alcuni traghetti. Per quanto riguarda la Francia, le zone più colpite restano quelle a settentrione, dove si stimano blackout per almeno 75 mila abitazioni.

Si segnala inoltre il crollo di una gru a Londra direttamente su Downing Street, per fortuna senza conseguenze di rilievo, sebbene il vice premier Nick Clegg ha comunque dovuto rinviare una conferenza stampa. Il Nord Europa guarda con grande attesa alla fine della tempesta di San Giuda, che si è confermata assolutamente devastante.

Photo credits | Getty Images

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