Ora è ufficiale, l’Italia torna al nucleare e scatta la protesta

di Redazione 7

cimitero-nucleare

Il Governo ha ottenuto quello che voleva: far tornare l’Italia indietro di 30 anni. E dire che il provvedimento con cui lo fa è soprannominato “ddl sviluppo“. Un po’ come la maggior parte dei provvedimenti presi dal Governo Berlusconi, è una serie di nonsense e controsensi che hanno fatto svegliare addirittura i Governi regionali, di solito occupati dai giochi di potere per protestare con quello nazionale, i quali si sono adirati non poco per essere stati letteralmente “scavalcati” da questa legge.

Il testo passato ieri al senato sancisce in breve pochi punti: in Italia verranno costruite delle centrali nucleari (non si sa ancora se saranno 4 o 5), la locazione sarà decisa dal Cipe e i siti saranno considerati punti di interesse strategico nazionale, che tradotto significa che sarà posto l’esercito a guardia dei siti in costruzione e nessuno potrà avvicinarsi, altrimenti rischia la galera.

Un provvedimento pieno di controsensi dicevamo, ed è complicato spiegarli perché non si sa da dove cominciare. Partiamo con il più evidente. Proprio in questi giorni Berlusconi sta mostrando il suo sorriso a 32 denti a tutti i grandi della Terra, parlando al g8 di energie rinnovabili. Dietro di lui però i suoi collaboratori fanno passare il ritorno al nucleare. Si sa infatti che, prima di tutto, il nucleare non è assolutamente un’energia rinnovabile. L’uranio è in via d’estinzione, e poi la tecnologia non è nemmeno pulita perché le scorie sono le più pericolose al mondo, dato che rimangono attive per milioni di anni. E poi con il ritorno al nucleare potremo dire addio agli investimenti sulle rinnovabili: non ce ne sarà bisogno perché la sufficienza energetica sarà raggiunta, ma poi tra l’altro mancheranno anche i soldi per costruire centrali eoliche e solari.

Il secondo controsenso è che bisogna agire immediatamente sul piano energetico per soddisfare il fabbisogno nazionale senza inquinare, ma le prime centrali nucleari non saranno completate prima di 20 anni, quando ormai probabilmente il mondo avrà già superato il punto di non ritorno. Altro controsenso è che il Governo ci teneva tanto ad avviare il federalismo fiscale, ma poi questa iniziativa bypasserà la volontà dei Governi regionali, prendendo una decisione centralista e autoritaria.

Senza poi considerare i costi, insostenibili da un’economia italiana eternamente in deficit; la pericolosità degli impianti, la cui ricerca in Italia è ferma a 22 anni fa; ed il fatto che in tutto il mondo le centrali nucleari stanno sparendo. Obama si è rifiutato di finanziare le nuove centrali americane e ha annunciato che, alla fine del loro ciclo di vita normale, quelle già esistenti dovranno essere smantellate; la Germania ha avviato un piano per la chiusura graduale di tutte le sue centrali; la Francia, dopo tutti i problemi legati alla centrale di Tricastin, ha deciso di abbandonare il nucleare e tentare la strada delle rinnovabili. Solo l’Italia fa un passo indietro di 20 anni (che quando saranno ultimate sarà un passo indietro di 40 anni), e se ne vanta.

La Puglia è uno dei siti che hanno maggiore probabilità di veder sorgere una centrale nucleare. Ieri il Presidente della Regione Nichi Vendola ha annunciato che si opporrà, e che se la vogliono costruire, dovranno venire con i carri armati. Molti suoi colleghi di altre Regioni lo hanno seguito nella protesta, ma farebbero bene a farlo anche tutti gli altri, lasciar costruire le centrali nucleari in Italia equivarrebbe ad una condanna a morte per il Paese.

Commenti (7)

  1. il vostro articolo ha alcune inesattezze…

    le scorie, con le nuove tecnologie, vengono smaltite in 100 anni.. e non milioni.. e l’efficenza è altissima (al contrario delle rinnovabili).. come anche la sicurezza, controllata passivamente e attivamente (se volete delle delucidazioni al riguardo andate a parlare con Aldo Zenoni, Vicepresidente della Facoltà di Ingegneria di Brescia)

    gli investimenti sulle energie rinnovabili saranno fatti comunque, sta ai singoli paesi decidere quando e come (con l’avvento del federalismo, che spero arrivi presto)… nel mio paese per esempio si è parlato di investire sui pannelli solari, sistemare gli infissi delle scuole e dei luoghi pubblici, fare cappotti esterni, cambiare le caldaie e metterle ad alta efficenza.. basta la volontà e queste cose si possono già fare adesso, non serve che le faccia il governo..

    resta comunque il fatto che il nucleare sta diventando una tecnologia “obsoleta” e in 20 anni le rinnovabili faranno passi da gigante quindi investire in queste centrali sarebbe abbastanza stupido e controproducente.. non credo riusciranno a costruire queste centrali, ci sarà sicuramente un intervento da parte dal Presidente della Repubblica..

  2. Io credo che l’Italia possa tranquillamente investire nelle rinnovabili, senza così doversi preoccupare dello smaltimento delle scorie. Io non sono contro il nucleare, sono contro il nucleare in Italia… perchè il senso di responsabilità di chi deve fare i controlli e la tutela della sicurezza è abbastanza blanda nel nostro Paese, lo abbiamo visto in Abruzzo, nella casa dello studente, lo abbiamo visto a Viareggio, lo abbiamo visto nelle centinaia di cantieri non a norma in cui perdono la vita centinaia di persone ogni anno, quasi sempre immigrati “al primo giorno di lavoro”, tanto per giustificare che lavoravano in nero. Non penso che si possa discutere seriamente di nucleare nel nostro Paese, ci vogliono controlli scrupolosi e gli italiani non sono portati per la pignoleria… lo dimostra il fatto che sulle nostre tavole arrivano ogni giorno pomodori e frutta di coltivazioni, nel Sud (io ci vivo e le ho viste), provenienti da campi che stanno vicino a discariche di rifiuti tossici. Sarà per questo che in Campania le leucemie infantili e i tumori sono aumentati vertiginosamente negli ultimi anni? Se ci fanno mangiare questo schifezze senza porsi tanti scrupoli, ci crediamo veramente che le centrali nucleari italiane saranno sicure??? Io non mi fido minimamente… se poi si considera che al governo ci stanno degli ignoranti che non sanno nemmeno di cosa parlano quando parlano di nucleare… costruire una centrale nucleare non è mica semplice come montare su uno spettacolo del bagaglino…

  3. Mi sembra una scelta ottima e votata al futuro… se solo oggi fossimo nel luglio 1979.
    Siccome però sono passati 30 anni direi che è una scelta fuori da ogni logica.

  4. Ma noi che possiamo fare per impedire il ritorno al passato?
    Il nucleare in italia e da nessuna altra parte ci dovrà essere..
    Noi lo fermeremo..sarà lotta dura

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