Usa: Obama dice no ai pannelli solari sulla Casa Bianca

di Redazione 5

Si era presentato al mondo come portabandiera dell’energia pulita, ma quest’ultima notizia è stata una vera e propria delusione per gli ambientalisti di tutto il mondo: Barack Obama ha chiesto a tutti di impegnarsi ad installare pannelli solari sul tetto della propria abitazione, ma si è rifiutato di farli mettere su quello della Casa Bianca.

Bill McKibben, il fondatore di 350.org, aveva guidato un gruppo di attivisti ambientali a Washington in un furgone a bio-diesel sperando di convincere Obama ad installare una serie di pannelli solari riprendendo un’idea proposta negli anni ’70 da Jimmy Carter. I vecchi pannelli solari installati dall’ex Presidente Usa sono ormai obsoleti, pesano 55 kg e sono lunghi quasi 2 metri. Ormai hanno fatto il loro tempo, e così gli attivisti avevano sperato che la Casa Bianca non ci avrebbe pensato su due volte prima di sostituirli con quelli di ultima generazione. Ma purtroppo non è andata così.

Chiaramente un pannello solare sul tetto della Casa Bianca non risolve il problema del cambiamento climatico, e a noi piacerebbe avere una forte leadership presidenziale sulla trasformazione energetica. Tuttavia, data la scena politica, questo potrebbe essere il momento buono

ha spiegato McKibben al Washington Post la mattina prima di incontrare lo staff presidenziale. Una società californiana, la Sungevity, si era offerta di dotare la Casa Bianca con le ultime tecnologie, ma la presidenza ha rifiutato, forse per evitare qualsiasi confronto con il presidente Carter in vista delle elezioni di medio termine a novembre che si preannunciano molto difficili. La Casa Bianca ha inviato tre membri dello staff per “calmare” gli attivisti.

McKibben ha così spiegato ai giornalisti dopo l’incontro che

hanno rifiutato di sostituire il pannello dell’era-Carter che abbiamo portato con noi e hanno detto che avrebbero continuato nel loro processo deliberativo per capire che cosa un giorno sarà appropriato per la Casa Bianca. Ho detto loro che sarebbe bello deliberare il più velocemente possibile, dal momento che il tasso del cambiamento climatico del pianeta sta peggiorando.

La Casa Bianca ha invece offerto la propria versione della riunione in una dichiarazione ufficiale:

I rappresentanti della Casa Bianca hanno incontrato il gruppo per discutere l’impegno senza precedenti del presidente Obama sulle energie rinnovabili di oltre 80 miliardi di dollari per la produzione di energie rinnovabili, l’espansione della capacità di produzione delle tecnologie energetiche pulite, l’avanzamento dei veicoli e delle tecnologie di alimentazione, e la costruzione di una grande, migliore e più intelligente rete elettrica, il tutto mentre si creano nuovi posti di lavoro sostenibili […] hanno concluso, ribadendo il loro continuo impegno a promuovere lo sviluppo delle energie rinnovabili.

Ma nessuna parola sul rifiuto dei pannelli sul tetto della dimora presidenziale. L’ex presidente Jimmy Carter tenne una conferenza stampa sul tetto della Casa Bianca nel 1979 per sfoggiare i 32 pannelli solari che aveva appena installato, con la promessa che avrebbe reso l’America indipendente dal petrolio importato. I pannelli sono stati utilizzati per riscaldare l’acqua per il personale della Casa Bianca.

La promessa però non fu mantenuta ed i pannelli non sopravvissero a Ronald Reagan. Furono rimossi nel 1986, durante le riparazioni del tetto, per poi finire allo Unity College nel Maine, dove sono stati utilizzati per riscaldare l’acqua nella caffetteria per gli studenti fino al 2005 quando andarono in pensione. Il furgone che trasportava i pannelli solari è ora parcheggiato a pochi isolati dalla Casa Bianca e vi tornerà di nuovo il 10 ottobre in occasione della giornata 10:10:10 d’azione internazionale sui cambiamenti climatici. Vedremo se per allora Obama avrà cambiato idea.

Fonte: [The Guardian]

Commenti (5)

  1. Bella questa! Scommetto che il presidente abbronzato ha preferito lasciar perdere per scaramanzia. A Carter è andata talmente male che magari l’amministrazione ha preferito evitare paralleli.

    Un peccato: perché Carter, in realtà, aveva ragione su tutta la linea.

    1. aspettiamo i risvolti, Obama sulle rinnovabili non può fare passi falsi, quindi qualsiasi motivo lo abbia spinto a rimandare l’installazione di pannelli fotovoltaici i sondaggi che lo danno in calo lo costringeranno a ripensarci…

    2. comunque ha motivato dicendo che vuole fare molto più di un gesto simbolico e di semplici pannelli: “puntare su un progetto globale per dotare tutta l’amministrazione di moderne apparecchiature per le energie rinnovabili”.

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