Venezia prima bandiera nera di Legambiente

di Redazione 1

venezia bandiera nera legambienteNelle scorse settimane Legambiente ed altre associazioni si sono occupate di assegnare bandiere, vele e quant’altro alle migliori spiagge italiane, per premiarle per gli sforzi sull’ambiente e per i servizi ai bagnanti. Ora però è arrivato il momento anche di mandare in castigo i cattivi, e se ne occupa proprio Legambiente assegnando le bandiere nere. La prima va a Venezia, più precisamente al suo porto visto che il Lido è in ottime condizioni, ed è probabilmente la più significativa perché fotografa perfettamente la situazione attuale della società italiana.

Le motivazioni sono tante, ma la principale è certamente la cattiva gestione della questione Grandi Navi. Nonostante le pressioni da parte dei cittadini stessi prima che dalle associazioni, la città veneta non intende fare a meno dei soldi dei turisti che sbarcano da quei giganti del mare che sono le navi da crociera, per mangiare nei ristoranti di piazza San Marco o fare shopping nelle vie limitrofe. E non fa niente se c’è il rischio molto elevato di un incidente che distrugga un patrimonio dell’umanità.

La leggerezza con cui si affronta la questione ed il continuo minimizzare il pericolo sono solo alcune delle motivazioni che hanno spinto Legambiente ad assegnare la bandiera nera al gestore del porto di Venezia, Paolo Costa. Ci sono anche l’assenza di regole nel traffico marittimo nella laguna a pesare, ma pure le opere mai realizzate ma annunciate da anni, come l’elettrificazione della banchina. Purtroppo nell’area Venezia non è nemmeno l’unica città a cui sono state tirate le orecchie.

Le analisi sui batteri in mare hanno messo in luce che nel Comune di Rosolina c’è qualcosa che non va. In ben due siti i valori sono schizzati alle stelle, con numeri fino a quattro volte superiori alla norma. Ed il problema è che si tratta di spiagge molto frequentate. L’aspetto positivo è che l’amministrazione comunale, una volta avvisata della rilevazione, si è subito data da fare per porvi rimedio, collaborando anche con l’associazione.

Photo Credits | Getty Images

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