Emergenza incendi 2017, Legambiente: dietro i roghi ecomafiosi e piromani

di Redazione 1

26.024 ettari di superfici boschive andati in fumo, pari al 93,8% del totale della superficie bruciata in tutto il 2016, 13.052 ettari distrutti dal fuoco in Sicilia, 5.826 ettari in Calabria, in Campania 2.461, 1.635 ettari bruciati in Lazio, 1.541 in Puglia, e a seguire bruciati da 200 a 500 ettari in regioni come Sardegna, Abruzzo, Marche, Toscana, Umbria eBasilicata. Sono i numeri da capogiro pubblicati da Legambiente e aggiornati al 12 luglio 2017, sulla base dei dati raccolti dalla Commissione Europea nell’ambito del progetto Copernico e che compongono il “Dossier Incendi” che fa il punto sull’emergenza roghi.

Secondo Legambiente l’emergenza roghi è assolutamente prevedibile e ha cadenza annuale, perchè è operata da piromani ed ecomafiosi e aggravata dai periodi di caldo torrido e dalla siccità. Si sarebbe potuto intervenire in tempo con attività di prevenzione ma purtroppo i roghi stanno già devastando la nostra Penisola e sono aggravati da ritardi gestionali, problemi, criticità, mancanza di controlli.

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Il dato più rilevante del report è che la gestione dell’emergenza incendi è stata segnata da troppi ritardi, a partire dalle Regioni, che troppo lentamente si sono mosse per arginare il problema e per questo sono state divorate dalle fiamme. Campania e Lazio ad oggi non hanno ancora approvato il Piano AIB 2017 e le relative attività di prevenzione, Calabria e Sicilia lo hanno fatto in parte e quest’ultima non ha ancora stipulato la convenzione con i Vigili del Fuoco. Ma il piano AIB da solo non può bastare se non è accompagnato da una macchina organizzativa agile e da politiche di gestione forestale sostenibili.

INCENDI BOSCHIVI ONLINE CON IL SISTEMA EFFIS

Legambiente segnala anche un’inefficienza delle squadre degli operai forestali, dovuta soprattutto all’assenza di strategie e di misure di adattamento al clima e se a questo si aggiunge anche il processo di riorganizzazione dell’ex Corpo Forestale, ora assorbito dai Carabinieri, si capisce che non avendo ancora ultimato il passaggio di competenze, personale, mezzi e strumenti, è ancora più difficile che la Forestale possa agire prontamente per contrastare il fenomeno degli incendi boschivi.

Commenti (1)

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