La teoria dell’acqua virtuale, per un caffè occorrono 140 litri

di Redazione Commenta

Ogni mattina milioni di italiani non rinunciano, per svegliarsi, all’immancabile tazzina di caffè.
Che sia decaffeinato, macchiato, espresso o cappuccino, si tratta di un rito irrinunciabile, un momento di socialità e di aggregazione più che una semplice bevanda, tanto da guadagnarsi l’appellativo di oro nero degli italiani.
Anche in altri Paesi del mondo, il caffè è molto consumato, soprattutto in America e nei Paesi Arabi e ne esiste più di una variante.

Ma avete mai pensato a quanta acqua occorre per giungere alla tazzina di caffè pronta da sorseggiare? Ci ha pensato Anthony Allan, vincitore del prestigioso riconoscimento Stockholm Water Prize 2008, elaborando la teoria dell’acqua virtuale, che misura il quantitativo idrico necessario per la produzione di diversi prodotti.
Per una tazza di caffè, tra coltivazione, torrefazione, e fase finale di ebollizione, occorrono circa 140 litri di acqua. Molto di più occorre invece per un solo hamburger: ben 2.400 litri di acqua.

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