Mangiare tartine di cimici, fagottini di termiti e bruchi fritti la soluzione alla fame nel mondo?

di Redazione 9

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Gustosi, ricchi di proteine ma poveri di grassi, gli insetti sono molto nutrienti e fanno bene alla salute.
E’ quanto dicono ricercatori americani dell’università statale dell’Ohio, criticando lo snobbismo occidentale nei confronti di ragni, cavallette e altri prelibati insetti.

Vincere il tabù alimentare dell’entomofagia non sarà facile, dal momento che sembra essere ben radicato nella nostra cultura culinaria.
Sull’argomento interviene anche la Fao, che in questi giorni sta cercando una soluzione alla crisi alimentare nel corso del vertice di Roma:
Ci vorrà del tempo, è solo una questione di abitudine.


Non siamo certo avvezzi a vedere sulle nostre tavole piatti a base di cavallette, ragni, maggiolini, vespe, formiche ma questa avversione nei confronti degli insetti rappresenta un ostacolo alla risoluzione di problemi ben più seri del semplice ribrezzo nei confronti di questi cibi.
Tra questi l’annoso problema della fame nel mondo.
Se anche in Occidente si consumassero insetti, l’impatto dell’uomo sulla catena alimentare si ridurrebbe, e non di poco.

Mangiare insetti porterebbe, inoltre, ad una diminuzione dell’uso di pesticidi, con un conseguente abbassamento delle emissioni ed una riduzione dell’inquinamento atmosferico e dell’effetto serra.

Sembra incredibile come la scelta di cosa mangiare possa ripercuotersi a livello globale, con conseguenze così estese.
Pensate che in Thailandia il governo incoraggiò i cittadini a mangiare le locuste per contenerne l’invasione.
Allo scopo distribuì una guida su come cucinare gli insetti e l’iniziativa ebbe successo, a tal punto che ancora oggi i contadini piantano grano per attirare le locuste, catturarle e rivenderle sul mercato.
Un vero e proprio business insomma!

mangiare-tartine-di-cimici-fagottini-di-termiti-e-bruchi-fritti-la-soluzione-alla-fame-nel-mondo-foto-1.jpgNel Mondo secondo le stime dell’Università del Messico ci sono 1700 specie di insetti.
Ben 113 Paesi escludono gli scarafaggi dalla loro cucina, in 90 Paesi in prevalenza in Africa, America Latina ed Asia, si consumano invece 1440 specie di insetti e vermi.
In Colombia sono popolarissime le formiche, in Papa Nuova Guinea vanno molto i vermi, in Giappone le vespe e ancora in Messico le larve delle farfalle sono piatti prelibati.

Poveri di colesterolo e di grassi saturi, gli insetti sono molto nutrienti e prelibati e fanno bene alla salute.
Repubblica riporta qualche esempio di piatti a base di insetti molto popolari all’Estero:
Cimici giganti d’acqua, bollite o fritte, in Thailandia; fagottino di termiti in Africa, bruchi fritti (ricetta boscimane), farfalle del Madagascar in pastella, tartina di cimici (ricetta mediorientale).
Ce la faremo a sconfiggere l’istintivo ribrezzo e ad introdurre nei nostri menù, magari accanto alla bistecca alla fiorentina un bel contorno di bruchi fritti? La vedo davvero difficile…che ne pensate?

Commenti (9)

  1. buoooono! non vedo l’ora di farmi una scorpacciata.
    a parte gli scherzi, è tutta una questione di testa. pensate che se si invita uno spagnolo a mangiare carne di cavallo, quello ci guarda con disprezzo come se gli avessimo offerto di mangiare delle cavallette!

  2. 😀 Io non riesco proprio a superare la reticenza di fronte agli insetti come cibo, penso sia un problema di educazione alimentare e di cultura, se da piccoli ci avessero fatto mangiare vermi piuttosto che ali di pollo ora lo troveremmo naturale.
    D’altra parte mangiare il cervello degli animali, il fegato e gli altri organi non dovrebbe farci altrettanto inoriddire?

  3. Sono d’accordo, mi fanno schifo. Solo teniamo presente che, europei a parte (e i loro discendenti d’oltre oceano), tutti gli altri popoli si nutrano anche di insetti. Strano poi che noi si vada ghiotti di artropodi (gamberi, granchi, aragoste, ecc.) il cui aspetto tutto sommato non è molto diverso.

  4. In corso Buenos Aires c’è un ristorante (?) che fa al caso. Per la modica cifra di 40 euro si possono gustare queste prelibatezze. Le cavallette fritte e glassate al cioccolato mmhhh….grilli canditi alla cannella mmhh…yogurt al frullato di candide larve belle grasse mmhhh….
    eppure, bisogna prenotare per tempo, almeno una settimana di attesa, ma con questi prezzi non credo che si risolva la fame ovunque sia…

  5. 🙂 Forse Il Problema E’ Che Tutti Dobbiamo Mangiare…

    E Se Ci Cibassimo Di Insetti Prima O Poi Anche Quelli Finirebbero Con Altri Imprevedibili Colpi All’Ecosistema… Vedremo!

  6. Io sarei curiosissimo di provare, anche perchè la frazione umida potrebbe consentirne l’allevamento in casa…solo una piccola puntualizzazione minuscola: il ragno non è un insetto.
    Saluti

  7. Ciao Enone,
    beh non credo finirebbero facilmente… voglio dire dalle larve è possibile produrne a milioni molto facilmente… è molto meno dispendioso e produttivo dell’allevare maiali o polli!
    grazie a luca per la precisazione, il ragno fa parte degli aracnidi, ma venica citato perchè insieme alle cavallette è un altro tabù alimentare.
    Se pensate a tutti i ragnetti che abbiamo intorno non dovremmo neanche scendere al supermercato per fare la spesa… lo trovo disgustoso ma… se mangiamo le interiora degli animali più grandi, che sarà mai un ragnetto?
    😀

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