Oltre 130 incidenti nucleari in 50 anni, ecco tutti i disastri che non vi hanno raccontato

di Redazione 57

I due incidenti nucleari francesi di questi giorni e quello sloveno di qualche settimana fa hanno riaperto, se mai ce ne fosse bisogno, il dibattito sulle centrali nucleari. In Francia, dopo aver sfiorato per due volte la tragedia (anche se in Italia ve ne è stata raccontata una sola, quella di Tricastin, e con una settimana di ritardo), si sono finalmente svegliati, e hanno cominciato a controllarle. Si, controllarle nel vero senso della parola, perchè solo ora si sono accorti che le centrali erano vecchie e potevano esserci danni ben più gravi degli sversamenti dei giorni scorsi.
Così facendo un giro in rete ho trovato l’elenco di tutti gli incidenti nucleari avvenuti dal 1952 al 2007, e non potevo crederci quando ho visto che la lista non terminava mai. Alla fine sono riuscito a contare 137 incidenti in 55 anni. Voi di quanti ne eravate a conoscenza? Molto spesso si parla di Cernobyl, riferendosi all’unico incidente nucleare della storia. Sicuramente è stato il più tragico, ma purtroppo, non è stato l’unico.


Nel 2008, finora, gli incidenti registrati sono stati “solo” 5: uno in Giappone, due in Francia, uno in Svezia e uno in Slovenia, di cui uno francese e quello sloveno al confine con l’Italia, quindi per ben due volte abbiamo rischiato di rimanere “cotti” dall’atomo. Il primo incidente nucleare della storia, se non vogliamo considerare incidenti le due bombe della Seconda Guerra Mondiale, lo registriamo nel lontano 1952, a Chalk River, la prima centrale nucleare canadese, a pochi chilometri da Ottawa. Un errore di un tecnico portò alla semidistruzione del nocciolo del reattore. Questo portò alla dispersione del liquido radiattivo che contaminò le acque, e a diverse esplosioni di idrogeno che contaminarono l’aria. Per fortuna non ci furono vittime perchè la zona era abbastanza isolata.
Pochi mesi più tardi negli Stati Uniti ci furono però i primi morti, 4 precisamente, a causa dell’esplosione del reattore Argon. Uno dei più grandi disastri ambientali accaduti, e mai raccontati, almeno da questa parte dell’Oceano, accade solo 3 anni più tardi, nel ’55, quando una nave-appoggio, la Fori-Rosalie della Royal Navy, Inghilterra, affondò nell’Atlantico. Tutto si aggravò perchè quella nave trasportava 1500 recipienti con una tonnellata di residui atomici per ognuno. I danni provocati all’Oceano ancora non sono calcolabili. Nel complesso in Europa possiamo contare 90 incidenti nucleari, più di tutto il resto del mondo. I maggiori responsabili di questi incidenti sono i francesi, che hanno 58 centrali nucleari, e detengono il record della nazione europea più disastrosa, secondi nel mondo solo agli Stati Uniti. Molti danni sono stati anche creati dall’Unione Sovietica e dalla Spagna.
E l’Italia? Checchè se ne pensi, anche l’Italia ha dato il suo triste contributo, per ben 9 volte. La prima nel 1964, quando un guasto alla centrale di Garigliano portò quasi alla catastrofe, cioè si sfiorò lo stesso incidente di Cernobyl. Solo che Garigliano non era isolata come la centrale ucraina, ma si trovava nel cuore dell’Italia, e se fosse effettivamente esplosa, ora non saremmo qui a raccontarvelo. Solo 3 anni dopo, nel ’67, a Trino Vercellese un guasto impose la chiusura per 3 anni. Il problema fu che, nonostante non fosse più utilizzata, ci si dimenticò della perdita di trizio radiattivo che proveniva dalla centrale e si scaricava direttamente nel Po. E nessuno in 3 anni fece niente per fermarla. Nel 1969 altro pericolo per l’Italia. Due guasti alla centrale di Latina fecero mancare l’alimentazione alla strumentazione. La prima volta fu trovata una soluzione tutta italiana, e si tentò di arrangiarsi in qualche modo, al secondo ostacolo si decise di chiudere la centrale.
1974, nella centrale di Casaccia si rompe un recipiente che conteneva plutonio. Nessuno ha saputo com’è andata a finire. Il 22 novembre del ’75 per una volta la responsabilità non era nostra. Due navi americane, la portaerei J. F. Kennedy e l’incrociatore Belknap si scontrano vicino la Sicilia. A bordo dell’incrociatore c’erano armi nucleari, ma l’incendio divampato a bordo dopo lo scontro è stato fermato pochi metri prima che raggiungesse il deposito.
1978, Caorso, fughe dalle turbine della centrale nucleare, le valvole non tengono, le strutture portanti che dovrebbero sostenere e contenere i gas radioattivi sono mal progettate e lasciano uscire quantità immani di sostanze pericolose. La centrale verrà chiusa. Nel 2003 gli americani si ripetono. Vicino le coste della Maddalena il sottomarino Hartford s’incaglia nella Secca dei Monaci. La tragedia viene solo sfiorata perchè il comandante riesce a disincagliare la nave prima che il danno diventi irreparabile.
L’evento peggiore è accaduto solo due anni fa, ma nessuno ne ha saputo niente. Ancora nella centrale di Casaccia, nonostante l’opposizione del popolo italiano di far entrare materiale radiattivo sul proprio territorio, dalla centrale Enea c’è una fuoriuscita di plutonio. 6 dipendenti (ma c’è chi è pronto a giurare che fossero 14) rimangono contaminati. Le autorità ammettono l’incidente, sempre comunque sotto silenzio, solo 4 mesi dopo l’accaduto.
Tra gli incidenti nucleari più gravi, come se si potesse fare una classifica delle tragedie, ricordiamo quello di Windscale, a 500 km da Londra, quando ci fu una fuga di radioattività pari ad un decimo della bomba atomica sganciata su Hiroshima. La nube radioattiva arrivò fino in Danimarca e le autorità, per difendere la propria popolazione dalla radiattività della zona colpita, pari a 20 volte in più del normale, vietò di bere latte in un raggio di 50 km, facendo gettare 600 mila litri di latte ogni giorno. Pochi giorni dopo un’altra centrale inglese, quella di Sellafield, fu colpita da un incendio, generando una nube radioattiva che attraversò l’Europa causando almeno 300 morti (ufficiali, quindi vi lascio immaginare quanti possano essere quelli reali). L’anno dopo tra gli Urali un’esplosione di scorie radioattive fece centinaia di morti e migliaia di contaminati. Migliaia di km ancora oggi sono recintati. Uno scontro tra un B-52 e un B-28 americani nel 1966 fece cadere 4 bombe all’idrogeno su Palomares, in Spagna. Due esplosero. Non ci furono morti accertati, ma ancora oggi quelle zone sono radiattive e la gente continua a coltivare tranquillamente, senza sapere a cosa va incontro. Nel ’68 un incidente simile al precedente, stavolta in Groenlandia, porta ad ammalarsi di cancro le circa 100 persone destinate a bonificare l’area. A Tallin (Urss), nel ’76, salta in area una centrale nucleare sotterranea, provocando la morte di oltre 100 persone e contaminando centinaia di migliaia di km con Iodio 131. L’anno successivo a El Ferrol, Spagna, una fuga radioattiva contamina un centinaio di persone. Peggio ancora quello che accade tre anni dopo nel Tennessee, dove la fuoriuscita di uranio riesce a contaminare 1000 persone, mentre oltre 300 persone vengono contaminate nell’81 per lo stesso problema in Giappone, a Tsuruga. Nel 1997 un incidente tra un trattore e un camion che trasporta isotopi radioattivi fa fuoriuscire sostanze tossiche che innalzano il livello di radioattività della zona di 25 volte più del normale. Nel ’99 in Giappone una serie di esplosioni nella centrale di Tokaimura portano alla morte di 3 persone e alla contaminazione di altre 450, di cui 119 molto gravi, e alla fuoriuscita di uranio. Intorno alla centrale si rilevano valori tra i 10 e i 20 mila volte superiori alla norma.
Alla fine possiamo contare circa 3.400 morti a causa dell’atomo (di cui 2500 solo a causa di Cernobyl), più un numero imprecisato di contaminati, che è impossibile da stimare.
Dopo i numerosi incidenti, peraltro non più gravi di altre parti del mondo, accaduti in Germania, è stato deciso di chiudere gradualmente tutte le 19 centrali nucleari sul territorio. La prima è stata chiusa nel 2001, l’ultima lo sarà nel 2021, proprio quando l’Italia (che già adesso uccide migliaia di lavoratori ogni anno) comincerà il suo progetto nucleare.

Commenti (57)

  1. Ora la domanda è… ma siamo masochisti o cosa???? Abbiamo le risorse per produrre energia pulita e rinnovabile e nonostante tutto continuiamo a costruire centrali nucleari, estremamente inquinanti, pericolose per tutti noi e per l’ambiente… allora siamo dei coglioni (scusate la parola) visto che anche i nostri cari politici adesso ci si mettono… e non conta se in Italia le centrali sono chiuse perchè se in Francia succede qualcosa… ci rimettiamo il culo anche noi!!! Sono sicuro che se questo articolo fosse letto dalla gente… qualcuno prima o poi cambierebbe idea!! E credo che non ci voglia molto a vedere che cosa stiamo facendo alla nostra terra visto che se lo capisco io che ho 14 anni anche gli adulti dovrebbero capirlo…
    Posso solo dire che farei qualsiasi cosa per vivere in un mondo decente…

  2. quanto hai ragione! guarda, certe volte penso che se il governo del mondo fosse affidati a quattordicenni anzichè a sessantenni, forse le cose andrebbero meglio! comunque, per rispondere a te, non siamo coglioni, perchè non so se ricorderai, ma secondo berlusconi coglione è chi vota a sinistra, e visto che al governo c’è lui, allora i coglioni in italia sono la minoranza.
    il problema ora è come nominare quelli che l’hanno votato….

  3. mah noi saremo pure coglioni ma a me non sembra che loro siano poi tanto furbi… boh 🙁

  4. …A Me Son Venuti I Brividi Gia’ Ad Inizio Articolo, Non So A Voi!

  5. a me sono venuti, come ho scritto all’inizio, vedendo che l’elenco non terminava più!

  6. Sto cercando materiale sulla centrale nucleare di Latina. Non riesco a trovare un’articolo di Repubblica di Luglio 1986 che accenna ad un incidente avvenuto.
    Ho solo trovato il titolo: Incidente nella centrale a Latina? Si riapre la polemica sul nucleare.

    C’e nessuno che mi può aiutare, grazie.

  7. vabbe’l’incidente giapponese non è colpa degli operatori o di qualcos’altro,
    scusate mica lo sapevano che ci poteva essere un terremoto?

  8. @ enone:
    io stavo x svenire

  9. sto cercando insormazioni X dire alla gente ke le centrali nucleari sono Xstrapericolose e questo articolo mi sta aiutando molto

  10. grazie, sono contento 🙂
    allora continua a leggerci, di certo la battaglia contro il nucleare non è finita qui. comunque ci sono altri articoli sull’argomento su questo sito, anche piuttosto recenti…

  11. Grazie…dovevo fare un articolo per scuola e mi sono ispirata al tuo…raccontando qualche disastro, soprattutto negli ultimi anni…

  12. prego! fa sempre piacere rendersi utili…

  13. …permettetemi alcune considerazioni flash.

    tralasciando il dato (avete mai sentito parlare dei “dati”??? e dell’onestà intellettuale?) che i veri e propri incidenti delle centrali nucleari, al mondo, nella storia, sono 13: una causa di mortalità che porta a qualche migliaio di morti vi sembra da prendere in considerazione? (se escludiamo Cernobyl poi…).
    altro dato: le centrali che hanno avuto problemi di quale generazione erano? pensate che quelle che verrebbero – verranno – costruite siano (saranno) duplicati delle precedenti?

    con permesso

  14. già dire una frase come “se escludiamo Cernobyl” lascia intendere che di onestà intellettuale c’è ben poco in chi la pronuncia; poi i “dati” richiesti sono un po’ difficili da fornire con precisione perché molti casi risalgono a decine di anni fa e perché non è facile distinguere tra una persona che è morta per l’aggravarsi di una condizione precedente ed un’altra morta a causa delle radiazioni. Senza considerare che non c’è soltanto la morte diretta da radiazioni da prendere in considerazione, ma i decenni di terreni e acque contaminate che chi abita vicino alle centrali si deve sorbire.

    Se poi la mettiamo sul piano delle centrali, la risposta è semplice: non saranno quelle della prima generazione quelle che probabilmente (speriamo di no) verranno costruite in Italia, ma non saranno nemmeno quelle di quarta generazione che al momento non esistono in nessuna parte del mondo. Si tratterà di centrali di terza generazione considerate più sicure di quella di Cernobyl, ma restano due problemi fondamentali:

    1- siamo in Italia, dove la parola sicurezza è una barzelletta;
    2- non andrebbero fatte non solo per la pericolosità, ma perché sono completamente inutili. Se anche solo una parte dei soldi investiti nel nucleare andassero a finanziare le rinnovabili otterremmo l’energia sufficiente per il fabbisogno nazionale. 5 centrali in Italia significano produrre elettricità in più che non serve, che però dovremo pagare sia in termini monetari che ambientali.

  15. Errata corrige – Sellafield è il nome che è stato dato a Windscale nel 71. L’incidente a Windscale era nel 57 quindi dire che l’incidente a Sellafield era ‘pochi giorni dopo’ non è possibile. Comunque tutte le info a riguardo – incluso critiche – sono disponibile in Wikipedia (inglese).

  16. 3500 morti, comprendendo chernobyl che non era una vera e propria centrale nucleare per scopi civili ma per scopi militari per la produzione di plutonio, e infatti mancava il vessel (chi non sa cosa sia se lo cerchi, basta anche solo wikipedia), e che venne gestita quasi in maniera dilettantesca, vi sembra un numero elevato?? Ma sapete quante morti sono stimate all’anno a causa delle polveri sottili emesse dalle tradizionali centrali alimentate da fonti fossili? Fate una piccola ricerca, poi ne riparliamo. Ah, inoltre, visto che si parla tanto di rinnovabili, avete una piccola idea del fatto che è impossibile poter sostenere i consumi solo con energia proveniente da IAFR? E poi sapete che senza gli incentivi come i certificati verdi CV e il Conto Energia per il FV le tanto care fonti rinnovabili non sono convenienti? L’investimento non viene ripagato. E sapete chi paga gli incentivi? Tutti noi, in bolletta.

    1. il nucleare in bolletta chi pensi che lo pagherà?

  17. Il nucleare ha dimostrato la sua pericolosita’ in una situazione in combo di terremoto (8.9 richter LOL!!!) e Tsunami (onda di 10 mt), notando il fatto che il terremoto in se non ha provocato problemi (su una centrale di 40 anni fa) ma chi ha scatenato il problema e’ stato lo tsunami.
    Quindi e’ chiaro che il nucleare non e’ a rischio zero, niente e’ a rischio zero ma e’ cmq l’unica vera fonte di energia sostitutiva al carbone/petrolio ora come ora e visto cosa e’ dovuto succedere per danneggiare la centrale atomica di fukushima direi anche molto ma molto sicuro.

  18. @ Marco:
    Io il vessel ho una vaga idea di cosa è, ma probabilmente tu non conosci tutte le vere alternative in fatto di energia che oggi è possibile sfruttare. Non parlo solo di fotovoltaico ed eolico.
    Mai sentito parlare di termosolare dinamico? Oppure del progetto KiteGen?
    Se ti va di fare una ricerca, tutte le info le puoi trovare su wikipedia.
    Ciao a tutti.

    1. @Marco c’è gente a Chernobyl che deve ancora morire quindi le stime sulle vittime sono ancora tutte aperte, proprio oggi leggevo i risultati di un recente studio effettuato dal National Institute of Health sul rischio di cancro alla tiroide nei residenti… non è affatto diminuito rispetto al 1986… l’eredità dell’atomo è pesante e gli effetti a lungo termine non possono semplicemente essere annullati. Se una persona muore a distanza di un anno dal terremoto dopo essere rimasta un anno in ospedale la conteremo o no tra le vittime? Nelle aree di Chernobyl la prima causa di mortalità tra i bambini è il cancro alla tiroide e il cancro alla tiroide solitamente non è una neoplasia che colpisce la popolazione infantile…

  19. Perchè purtroppo quando delle persone nascono stolte e malvage gia nel loro destino difficilmente ,anzi rarametne fanno del bene ….ora tutto stog governo è stolto e ipocrita fascita .Perchè se fosse un governo intelligente e allavanguardia non pensa solo a portare avanti una nazione pensa anche al modo e a COME portarlo e visto che GLI UOMINI STOLTI riesconoa capire la gravità della cosa soltanto se poi gli capita sula propria pelle forse queste persone se si trovassero nei panni dei giappnesi ora,e se soltantoc apissero quanto sbagliato sia non continuerebbero questa FOLLIA DEL NUCLEARE ma adotterbbero altre vie piu sane e salutari per tutto il Mondo ma poiche ripeto la parola STOLTO,sono soltanto degli STOLTI CHE SIC REDONO DIO in terra e convinti di poter decidere per noi..dobbiano essere noi del popolo italiano qundi a dire NO AL NUCLEARE ANCORA UNA VOLTA..se non
    vogliamo che capiti di nuovo la stessa cosa…anche in Italia..

    1. certo, abbiamo gli strumenti per dire di no o meglio di sì 🙂

  20. io voglio scappare dall’Italia. Mi sento impotente e arrabbiata e frustrata da tutte le parole dei nostri politici. Cosa dobbiamo fare per fermare tutto questo?? Ora vogliono rimandare il referendum di giugno a data da destinarsi perchè lo perderebbero (parole di quella …nobildonna della Prestigiacomo); e la democrazia quindi dove è finita????? Aiutoooo

    1. Loredana non siamo noi a dover scappare dall’Italia, è certa gente che non ha a cuore il Paese che deve andare via, l’Italia è il Paese più ricco di arte, energia rinnovabile, letteratura, cultura, genio creativo e bellezza del mondo… guardati intorno. è così, è solo temporaneamente coperto dalla bruttura e dall’incuria… dobbiamo scoprire e riscoprire tutto con occhi che guardano al futuro partendo da quello che abbiamo già ed è immenso il nostro punto di partenza… non siamo affatto impotenti, viviamo in un Paese democratico e libero per merito di italiani veri che hanno combattuto per regalarci il futuro, e se vogliamo la libertà di rimanere senza subire nessuno può togliercela…

  21. @Paola quel numero di 3400 vittime non è mio, quindi potrebbe essere corretto come anche sottostimato, questo non lo so, di sicuro è decisamente inferiore al numero di morti/anno dovuti agli altri vettori energetici che tranquillamente vengono usati nel mondo senza che nessuno se ne preoccupi particolarmente. Per le neoplasie alla tiroide so che in questi casi sono date dallo iodio 131, estremamente radioattivo ma proprio per questo con un emivita molto piccola, appena 8 giorni. Ciò significa che in un mese la sua concentrazione si riduce ad un quarto; son passati circa 25 anni ormai, pari a 9125 giorni, quindi il quantitativo di iodio 131 ormai è pari a 1/(2^(9125/8)) ovvero 7*10^-344, cioè 0,00000……344 zeri prima del 7! Lo iodio 131 non esiste più ormai in quei luoghi. Mi sembra molto strano che i tumori alla tiroide siano ancora dovuti a questa causa! In ogni modo se fossi così gentile da fornirmi il link della NIH, così da poterlo leggere. Io vi consiglio la lettura del rapporto su Chernobyl redatto dal Chernobyl Forum. Ecco il link: http://www.iaea.org/Publications/Booklets/Chernobyl/chernobyl.pdf

    1. grazie per il link, approfondirò volentieri, ecco lo studio di cui ti parlavo http://www.cancer.gov/newscenter/pressreleases/2011/ChernobylRadiation

  22. Ma dai, ci sono tante imprecisioni e il tono olocaustico fa perdere sicuramente rilevanza all’articolo. Va bene essere contrari al nucleare, volere diffondere la propria idea ecc, ma taroccare le notizie proprio NO!! Tipica disinformazione dei “benpensanti” italiani… Una bufala su tutte? Il disastro di Tokaimura riportato in fondo: 2 morti, non 3. 119 contaminati, non 450, di cui TUTTI colpiti da dosi quasi trascurabili di radiattività (circa 1 mSv). Nessunissimo contaminato grave.
    VERGOGNATI.

    1. 119 contaminati? Il vergognati te lo potevi benissimo risparmiare e non c’è alcuna notizia taroccata, potresti postare le tue fonti tanto per avviare un dibattito costruttivo e sereno… Guarda che le bufale a volte sono quelle ufficiali, fatte per non destare allarmismo nella popolazione… Sono state esposte centinaia e centinaia di persone… non è che si ammalano tutti il giorno dopo l’incidente, e comunque le dosi non sono affatto quelle che citi… These levels (ranged from 6.4 millisieverts (mSv) to 15 mSv da http://www-bcf.usc.edu/~meshkati/tefall99/NSC.pdf

  23. @Matteo

    Mi spiace dirlo ma qualcuno che non conosce le alternative delle rinnovabili non è Marco. Il suo discorso è stato abbastanza serio e coerente. Scartiamo il solare termodinamico visto che vorrei vederti ad usare focalizzatori di notte (raggi lunari…??) o col cielo coperto visto che come si sa hanno bisogno di radiazione diretta e non diffusa (ricordati che siamo nel 2011 non nel 2…. in cui qualche ing. tedesco riuscirà finalmente ad accumulare quantità decenti di energia in batterie non grandi come palazzi
    da permetterti di riscaldare sali fusi)….Questa tecnologia va bene solo in aree subsariane…Tieni conto, come saprai, che le centrali termodinamiche sono normali centrali dove il fluido vettore subisce incrementi di energia interna per effetto della radiazione solare ma con tutti i limiti intrisechi delle centrali termoelettriche tradizionali (2-3 legge della termodinamica per i cicli termodinamici..insomma il rendimento complessivo è assai scarso…e sono spaventosamente ingobranti)
    Kitegen..interessante…vorrei vedere qualche dato numerico (e non di parte spero)..comunque sia non è ancora matura a livelli di grandi potenze..

    1) Oggi in italia si produce circa il 21% del fabbisogno (lordo) di potenza richiesta da rinnovabile (circa 68TWh…il tuo caro eolico 2%…fotovoltaico 0,2%..dati 2009..oggi sono un po aumentate) …Pensa che per il fotovoltaico siamo gia arrivati al limite per quanto previsto nel piano nazionale… (causa: drogaggio del mercato da iperincentivi..i più alti in europa)….domanda: come mai si produce solo lo 0,2-0,3% da fotovoltaico..perchè siamo tutti pro nucleare?? (non credo) o perchè il fotovoltaico ha vari limiti intrinsechi legati alla fisica atomica di funzionamento di una cella fotovoltaica (effetto fotoelettrico e limite inferiore di lunghezza d’onda capace di dare energia sufficiente per lo strappo di elettroni da orbitale??)..il fotovoltaico (e non sto parlando del carissimo fotovoltaico a concentrazione ad GaAs) nasce per piccole applicazioni (domestiche e industriali) come aiuto (grande o piccolo) e non come vettore energetico portante (nonstante gli incentivi siamo ancora
    esegerati). Ricordati che il rendimento della cella e di circa il 14-15% (cio significa che in condizioni ottime di AM1 avresti 140 Wp ogni metro quadro..se ti va bene)…Infatti (scusami) quando si parla di fotovoltaico non si conoscono bene i numeri e coloro che lo sostengono a oltranza non sanno che stiamo pagando milioni di euro a gruppi esteri (vedasi edf) che hanno occupato centinaia di ettari di terreno (alcuni anche coltivabili) solo per prendersi i ricchi incentivi (e purtroppo ci sono anche italiani..in misura minore…che l’hanno fatto)….
    2) L’eolico…grande produzione…impatto ambientale assai discusso (dove mettere torri alte 100 e passa metri???)…
    3) Purtroppo tutti o quasi si dimenticano che ora come ora le fonti rinnovabili hanno 1 limite intrinseco che non potra portare (per lo meno a breve) a un mondo verde:

    a) Sono fonti aleatorie (chi più chi meno)..ossia producono quando vogliono loro…Qual’è il problema??? La rete elettrica italiana (francese..tedesca e mondiale) non sono pozzi senza fondo che possono accumulare energia e poi la si può prendere quando si vuole…sono sistemi molto delicati sotto questo profilo (NON hanno ACCUMULO…ancora nessun ingegnere elettrico ha trovato soluzione al problema) ciò significa in soldoni che l’energia che butti in rete devi consumarla…se questo non accade ciò comporta gravi problemi (cosa che non accade con le tradizionali centrali..nucleo inculso)..Inoltre la fonte rinnovabili per essere veramente verdi devono essere distribuita (non si devono brutalizzare campi di olive o generi alimentare per piazzare pannelli…) non concentrata come avviene/niva oggi, ma la rete elettrica non è pronta per questo…(sono diversi i milioni di euro/dollari, Obama in testa, che sta investendo verso le non ancora definite smart grid, reti che dovrebbero consentire il flusso bidirezionale di potenza consentendo l’USO vero delle rinnovabili)…

    Non voglio essere troppo lungo e dispersivo..ma se non si riesce a trovare:
    a) Accumulo (VERO non armadi grandi come palazzi e fortemente inquinanti per lo smaltimento e poco accumulatori)
    b) Reti elettriche con intelligenza distribuita

    Non si può pretendere di aumentare a dismisura la quantita di energia verde prodotta (oggi molto costosa) essendoci dei problemi di base ancora da affrontare (e che ovviamente le testate giornalistiche…fatte per essere vendute non possono sollevare in quanto risulterebbero incomprensibili a più).. E i numeri (22% del totale, nonstante le tantissime fonti di incentivi con cui tanto hanno speculato) lo dimostrano…
    Quindi bisogna ricorrere ancora a centrali di produzione di energia elettrica controllate (tutte quelle tradizionali)
    Un ultima cosa…tanti (chi più o meno a sproposito) parlando di fonti rinnovabili…ma una domanda (valida anche per il sottoscritto) quanti sono disposti a cambiare abitudini..ad esempio a farsi la doccia la notte o ad accendere la lavatrice la sera tardi (che c’entra con le fonti verdi) be c’entra..in questa maniera state appiattendo la curva di consumo e la state spostando verso la notte sfruttando meglio la producibilità ed evitando di accendere qualche inquinante centrale a carbone adatta per i consumi di punta e non per quelli di base come quella idroelettrica…a meno che non ci sia accumulo…Il discorso e lungo intricato e non affatto facile (e ho solo ipersuperficialmente affrontato il discorso secondo un approccio tecnico e non politico-economico..fondamentale in questi casi)..

    Un sostenitore di energie rinnovabili ma con i piedi per terra…
    Nucleare….ragioniamo a mente fredda..non fatevi prendere dal corso degli eventi e non usate fukushima come valvola di sfogo delle paure nucleare…la centrale si è comportata molto meglio di quanto pensassi…quale è stata la cusa del problema..ve lo siete chiesti??
    La centrale ha 40 anni..non l’hanno fatta ieri..e la camera primaria sarebbe rimasta intatta anche con il terremoto e tsunami…il problema sono stati i gruppi elettrogeni che non funzionando (sommersi da un onda di proporzioni imprevedibili, a causa dello scontro tra quattro placche tettoniche, di altezza superiore la muro alto circa 6 metri..) non hanno potuto alimentare le pompe per il raffreddamento delle piscine (che stavano sulla parte superiore della centrale…scelta progettuale discutibile, questo è vero). Conseguentemente lo zirconio ha incominciato a ossidarsi estraendo ossigeno dall’acqua e producendo idrogeno (insieme alle vasche)..pressione sale…ed esplosioni…
    Ma qual’e la percentuale che in un area gelogicamente vecchia come l’Italia si manifesti una situazione di questo tipo?? e poi la centrale non avra 40 anni ma sarà di 3+ generazione a EPR). Il problema se mai sono le scorie..ma sembra che nessuno ne parli…
    Scusate la lunghezza…

  24. Vorrei dire a tutti quelli a favore del nucleare: ma voi siete disposti ad avere una centrale al max a 100 km da casa??? O pensate “ma tanto la mia regione non è stata dichiarata idonea!!” Questo dicono per esempio il Governatore della Lombardia e il Ministro dell’Agricoltura parlando di, rispettivamente, Lombardia e Veneto!!! Se è questo quello che vi passa per il cervellino …ve ne dovete andare aff…….

  25. Io voglio rispondere allo 09; che dice che i rischi sulle scorie nucleari sono tutte bufale; ..e il nome dell’originale artefice? ..che vigliaccheria..

  26. Einsten invento’ il nucleare,ma,non invento il modo per eliminare questi rifiuti tossici cio ci dice che prima di costruire le centrali nucleari inventiamo il modo di renderle sicure al 100%,eliminare i rifiuti tossici!!o magari di costruire le centrali in un altro pianeta portando in qualche modo che,forse inventeranno,di portarle da un posto all’altro.se le costruiremo non rendendoci conto di tutti i rischi per l’umanita’ e per l’ambiente che causerebbero un disastro ecologico.Chi verra’ ad abitare nei nostri Paesi?ma sopratutto…ci sara’ un futuro per tutti noi…?

  27. traportando l’energia

  28. Il calcolo è presto fatto:

    3400 morti nel mondo in circa 50 anni = circa 70 morti / anno a causa dell’atomo

    Ogni anno nel mondo muoiono a causa dei fulmini più di 1000 persone.

    Risultato: i fulmini sono 15 volte più pericolosi delle centrali nucleari.

    1. grazie per il calcolo, ma non penso sia così preciso. Soltanto per le radiazioni di Chernobyl continuano a morire di cancro migliaia di persone ancora oggi, credo che al totale manchino diversi zeri…

  29. avete tti ragione! non capisco cme si fa a essere così!

  30. Andrea wrote:

    @Matteo
    Mi spiace dirlo ma qualcuno che non conosce le alternative delle rinnovabili non è Marco. Il suo discorso è stato abbastanza serio e coerente. Scartiamo il solare termodinamico visto che vorrei vederti ad usare focalizzatori di notte (raggi lunari…??) o col cielo coperto visto che come si sa hanno bisogno di radiazione diretta e non diffusa (ricordati che siamo nel 2011 non nel 2…. in cui qualche ing. tedesco riuscirà finalmente ad accumulare quantità decenti di energia in batterie non grandi come palazzi
    da permetterti di riscaldare sali fusi)….Questa tecnologia va bene solo in aree subsariane…Tieni conto, come saprai, che le centrali termodinamiche sono normali centrali dove il fluido vettore subisce incrementi di energia interna per effetto della radiazione solare ma con tutti i limiti intrisechi delle centrali termoelettriche tradizionali (2-3 legge della termodinamica per i cicli termodinamici..insomma il rendimento complessivo è assai scarso…e sono spaventosamente ingobranti)
    Kitegen..interessante…vorrei vedere qualche dato numerico (e non di parte spero)..comunque sia non è ancora matura a livelli di grandi potenze..
    1) Oggi in italia si produce circa il 21% del fabbisogno (lordo) di potenza richiesta da rinnovabile (circa 68TWh…il tuo caro eolico 2%…fotovoltaico 0,2%..dati 2009..oggi sono un po aumentate) …Pensa che per il fotovoltaico siamo gia arrivati al limite per quanto previsto nel piano nazionale… (causa: drogaggio del mercato da iperincentivi..i più alti in europa)….domanda: come mai si produce solo lo 0,2-0,3% da fotovoltaico..perchè siamo tutti pro nucleare?? (non credo) o perchè il fotovoltaico ha vari limiti intrinsechi legati alla fisica atomica di funzionamento di una cella fotovoltaica (effetto fotoelettrico e limite inferiore di lunghezza d’onda capace di dare energia sufficiente per lo strappo di elettroni da orbitale??)..il fotovoltaico (e non sto parlando del carissimo fotovoltaico a concentrazione ad GaAs) nasce per piccole applicazioni (domestiche e industriali) come aiuto (grande o piccolo) e non come vettore energetico portante (nonstante gli incentivi siamo ancora
    esegerati). Ricordati che il rendimento della cella e di circa il 14-15% (cio significa che in condizioni ottime di AM1 avresti 140 Wp ogni metro quadro..se ti va bene)…Infatti (scusami) quando si parla di fotovoltaico non si conoscono bene i numeri e coloro che lo sostengono a oltranza non sanno che stiamo pagando milioni di euro a gruppi esteri (vedasi edf) che hanno occupato centinaia di ettari di terreno (alcuni anche coltivabili) solo per prendersi i ricchi incentivi (e purtroppo ci sono anche italiani..in misura minore…che l’hanno fatto)….
    2) L’eolico…grande produzione…impatto ambientale assai discusso (dove mettere torri alte 100 e passa metri???)…
    3) Purtroppo tutti o quasi si dimenticano che ora come ora le fonti rinnovabili hanno 1 limite intrinseco che non potra portare (per lo meno a breve) a un mondo verde:
    a) Sono fonti aleatorie (chi più chi meno)..ossia producono quando vogliono loro…Qual’è il problema??? La rete elettrica italiana (francese..tedesca e mondiale) non sono pozzi senza fondo che possono accumulare energia e poi la si può prendere quando si vuole…sono sistemi molto delicati sotto questo profilo (NON hanno ACCUMULO…ancora nessun ingegnere elettrico ha trovato soluzione al problema) ciò significa in soldoni che l’energia che butti in rete devi consumarla…se questo non accade ciò comporta gravi problemi (cosa che non accade con le tradizionali centrali..nucleo inculso)..Inoltre la fonte rinnovabili per essere veramente verdi devono essere distribuita (non si devono brutalizzare campi di olive o generi alimentare per piazzare pannelli…) non concentrata come avviene/niva oggi, ma la rete elettrica non è pronta per questo…(sono diversi i milioni di euro/dollari, Obama in testa, che sta investendo verso le non ancora definite smart grid, reti che dovrebbero consentire il flusso bidirezionale di potenza consentendo l’USO vero delle rinnovabili)…
    Non voglio essere troppo lungo e dispersivo..ma se non si riesce a trovare:
    a) Accumulo (VERO non armadi grandi come palazzi e fortemente inquinanti per lo smaltimento e poco accumulatori)
    b) Reti elettriche con intelligenza distribuita
    Non si può pretendere di aumentare a dismisura la quantita di energia verde prodotta (oggi molto costosa) essendoci dei problemi di base ancora da affrontare (e che ovviamente le testate giornalistiche…fatte per essere vendute non possono sollevare in quanto risulterebbero incomprensibili a più).. E i numeri (22% del totale, nonstante le tantissime fonti di incentivi con cui tanto hanno speculato) lo dimostrano…
    Quindi bisogna ricorrere ancora a centrali di produzione di energia elettrica controllate (tutte quelle tradizionali)
    Un ultima cosa…tanti (chi più o meno a sproposito) parlando di fonti rinnovabili…ma una domanda (valida anche per il sottoscritto) quanti sono disposti a cambiare abitudini..ad esempio a farsi la doccia la notte o ad accendere la lavatrice la sera tardi (che c’entra con le fonti verdi) be c’entra..in questa maniera state appiattendo la curva di consumo e la state spostando verso la notte sfruttando meglio la producibilità ed evitando di accendere qualche inquinante centrale a carbone adatta per i consumi di punta e non per quelli di base come quella idroelettrica…a meno che non ci sia accumulo…Il discorso e lungo intricato e non affatto facile (e ho solo ipersuperficialmente affrontato il discorso secondo un approccio tecnico e non politico-economico..fondamentale in questi casi)..
    Un sostenitore di energie rinnovabili ma con i piedi per terra…
    Nucleare….ragioniamo a mente fredda..non fatevi prendere dal corso degli eventi e non usate fukushima come valvola di sfogo delle paure nucleare…la centrale si è comportata molto meglio di quanto pensassi…quale è stata la cusa del problema..ve lo siete chiesti??
    La centrale ha 40 anni..non l’hanno fatta ieri..e la camera primaria sarebbe rimasta intatta anche con il terremoto e tsunami…il problema sono stati i gruppi elettrogeni che non funzionando (sommersi da un onda di proporzioni imprevedibili, a causa dello scontro tra quattro placche tettoniche, di altezza superiore la muro alto circa 6 metri..) non hanno potuto alimentare le pompe per il raffreddamento delle piscine (che stavano sulla parte superiore della centrale…scelta progettuale discutibile, questo è vero). Conseguentemente lo zirconio ha incominciato a ossidarsi estraendo ossigeno dall’acqua e producendo idrogeno (insieme alle vasche)..pressione sale…ed esplosioni…
    Ma qual’e la percentuale che in un area gelogicamente vecchia come l’Italia si manifesti una situazione di questo tipo?? e poi la centrale non avra 40 anni ma sarà di 3+ generazione a EPR). Il problema se mai sono le scorie..ma sembra che nessuno ne parli…
    Scusate la lunghezza…

    Grande!!! ti stimo e ti ammiro, complimenti!

  31. @ Marco Mancini:
    Se a 3400 si aggiungono “migliaia di persone” il “numero di zeri”, ovvero l’ordine di grandezza, non cambia!
    Anonimo eccede un po’: gli anni dal 1952 al 2007 sono 56, e 3400 diviso 56 fa meno di 61 morti all’anno.
    Per incidenti stradali muoiono nel mondo, ogni anno, più di un milione e duecentomila persone: perché non facciamo un referendum per abrogare l’automobile, che uccide quasi ventimila volte più del nucleare?
    Il dilemma non è nucleare o fonti rinnovabili. Il dilemma è: quello che non riusciamo a coprire con le rinnovabili (che vanno sviluppate il più possibile!), lo ricopriamo col nucleare o col carbone/petrolio? Meno di un anno fa una piattaforma petrolifera ha inquinato per mesi il golfo del Messico, ce lo siamo dimenticato tutti?
    Non vogliamo lasciare ai nostri figli il problema delle scorie? Giustissimo! Ma la soluzione è lasciare loro un mondo surriscaldato per effetto serra?

  32. dobbiamo essere fermi e dire basta al nucleare!
    il nucleare e finito ormai lo sappiamo perchè il gioco non vale la candela , non si può mettere del nucleare per produrre energia uccidendo milioni di persone.
    abbiamo la tecnologia per produrre energia pulita rinnovabile con il sole , possiamo attraverso l’energia solare sviluppare corrente elettrica e anche motori per automobili , e invece questi politici ci hanno venduto al miglior offerente , dandoci in cambio il nostro debito pubblico e quindi scambiando il sito da costruire le centrali e cioè il nostro paese. e quelli che moriamo siamo noi mentre loro se ne vanno con i suoi aerei personali comprati con i soldi nostri e mettersi a palle al sole in qualche isola dei caraibi o giù di li.
    nel mio blog se lo visitate o spiegato dove vogliono mettere le cinque centrali nucleari nel nostro paese ed i danni che hanno causato queste centrali nucleari all’umanità.

  33. o dimenticato di mettere il link del mio blog
    http://blog.libero.it/gest_messaggi.php questo e il link se volete dateci un occhiata e vedete con i vostri occhi dove sono collocate le centrali nucleari , dove vogliono collocare le altre cinque centrali e cosa causa lo scoppio di una centrale nucleare.

  34. ma siamo matti! il nucleare ci fara uscire dalla crisi !!!!!!!!!!!!!!!!!111111

  35. Potrei cominciare col dirti che un reattore nucleare non esplode per definizione e quanto sia diverso cernobyl dalle centrali occidentali e che i sistemi di sicurezza esistono apposta per evitare il peggio (e ve lo dice una che si è ammalata per cernobil a 16 anni, ma che comunque è un ing. nucleare), ma la lista sarebbe trappo lunga e forse basterebbe che la gente invece di chiedere al macellaio chiedesse a chi ha le competenze in materia o si documentasse su testi universitari scritti da ingegneri piuttosto che da giornalisti laureati in lettere (della serie a ciasuno il suo mestiere….);
    piccola nota: mai notati gli incidenti negli impianti chimici, tanto per dirne una? mai notato che il vero dramma è forse la genstione politica delle cose, più che della tecnologia?ecc, ecc, ecc…

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