Piogge acide: cosa si nasconde nell’acqua?

di Redazione 2

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Ne sentiamo a volte parlare o semplicemente leggiamo un articolo di giornale ma dopo le prime righe lasciamo cadere l’argomento più colpiti dalle notizie sullo smog delle nostre auto e dai provvedimenti del blocco del traffico, ma già nella nostra acqua piovana si nasconde un grosso inquinamento.



Le piogge acide sono uno dei tanti fenomeni di inquinamento ma forse uno di quelli meno conosciuti. Le sostanze tossiche presenti nell’atmosfera si nascondono nell’acqua piovana dando vita al fenomeno delle piogge acide.

I combustibili prodotti dalle nostre fabbriche, e la combustione degli stessi idrocarburi prodotti dalle nostre automobili, provocano a contatto con la sempre presente acqua dell’atmosfera diversi acidi che ricadono su di noi attraverso la pioggia che diventa quindi “pioggia acida”.

Facile pensare ai tanti dannosi effetti di questa acqua acida; in primis si riversa sugli edifici e sulle nostre architetture provocando deterioramento alle sculture ed agli edifici molto più celere di quella che sarebbe il normale invecchiamento della pietra. A questo si deve naturalmente aggiungere il danno sulle foreste e sull’ambiente naturale, che si manifesta con un precoce rallentamento del processo di fotosintesi e di conseguenza una ridotta crescita delle piante in genere. Aggiungiamo poi gli effetti diretti sul nostro organismo che si ritrovano soprattutto nelle comparsa di malattie polmonari e respiratorie in genere.

Cosa possiamo fare per fronteggiare questo pericolo nascosto? In primis dare più credito all’uso delle energie rinnovabili, come la più semplice che ci si presenta tutti i giorni, l’energia solare, a cui possiamo aggiungere l’energia idrica e le tante ma ancora poco sviluppate energie ricavabili dal nostro ambiente naturale. Dobbiamo quindi rivolgerci verso fonti di energie alternative oltre che acquisire la sempre buona abitudine del risparmio energetico già dalle piccole cose, nel nostro quotidiano, incominciando a spegnere la lampadina nella stanza iinutilizzata e usando l’auto quando veramente necessario.

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