Rifiuti, a Napoli l’emergenza torna evidente

di Redazione 23

Diciamo la verità, nessuno aveva mai creduto davvero alle parole di Berlusconi il quale affermava che l’emergenza rifiuti a Napoli era stata risolta. Ora però negare l’evidenza non è più possibile. Finora infatti il Governo se l’era cavata togliendo le telecamere dalle periferie, dove i rifiuti sono rimasti intatti come dei monumenti almeno dal 2006, ed eliminando l’immondizia solo dal centro, dove le telecamere non potevano essere tolte.

Ma ora anche lì, davanti alle scuole, ai negozi e ai locali chic, la puzza comincia a diventare insopportabile. Il nuovo anno scolastico in quel di Napoli (ma non solo lì) è a rischio, visto che ormai negli istituti non si può più entrare. Il motivo? I cumuli d’immondizia sono talmente tanti che hanno addirittura bloccato gli ingressi e le finestre delle scuole.

Un’emergenza che non può essere più nascosta, a cui si aggiunge il pericolo degli incendi, ritornati un’abitudine, e le malattie conseguenti ai roghi e alla sporcizia. Persino Piazza del Plebiscito, uno dei simboli cittadini, sembra un posto del terzo mondo. I cassonetti dei rifiuti quasi non si vedono più perché sommersi dalle buste, mobili e prodotti elettronici che nessuno verrà a ritirare, e che verranno dati alle fiamme molto presto.

I dipendenti della municipalizzata hanno ormai paura. E’ di ieri la notizia di un commando di gente col volto coperto che ha assaltato un camion, ha fatto scappare i lavoratori e ha dato alle fiamme il mezzo; altri tredici camion tra Terzigno e Boscoreale, vicino al capoluogo campano, hanno avuto lo stesso destino. E’ facile pensare alla malavita, ma in realtà si tratta di semplici cittadini che protestano contro la discarica di Terzigno, e che frustrati dal fatto che le loro richieste non vengono ascoltate, decidono di risolvere la questione passando alle maniere forti.

Nel frattempo i sindaci dell’area si sono coalizzati per dire no all’apertura dell’ennesima discarica a cielo aperto, l’ex cava di Vitiello, che secondo i desideri del Governo dovrebbe nascondere i rifiuti finché non si trova un’altra soluzione. In pratica fanno ciò che la camorra faceva prima illegalmente, ma con il supporto delle carte bollate.

A questo si aggiunge lo sciopero di Enerambiente che protesta in favore dei colleghi stagionali a cui non è stato rinnovato il contratto, ma i motivi sono tanti altri, alcuni noti, altri meno, ma quello che più fa rabbia non solo ai campani ma anche a tutti gli italiani che non vivono in quelle terre, è che nonostante la sofferenza di una Regione, la politica continua a far finta che tutto vada bene e gira la testa dall’altra parte.

Foto: [Rai]

Commenti (23)

  1. per me la camorra ha fatto una operazione mediatica dato che sta vedendo che dal nuovo sistema non riesce a cavare più gli utili di prima. Poi quell di sinistra diranno che è colpa di Berlusconi ecc. Sarebbe stata colpa sua se le discariche fossero esaurite, non se ne fossero trovate di nuove e di inceneritori non ce ne fosse nemmeno uno. I netturbini sono a decine di migliaia grazie a Bassolino. Le discariche attuali non sono ancora esaurite quindi..

  2. mi sa che le colpe sono bipartisan almeno stavolta, fatto sta che i rifiuti che bloccano le scuole sono uno spettacolo indegno per Napoli e per tutta l’Italia…

  3. ma la gente non vuol vivere vicino ad una discarica. Tu ci vivresti? Le discariche inquinano l’aria, le falde acquifere, avvelenano gli animali e portano malattie. E’ normale che protestano. Dopotutto che cosa ha fatto il Governo? Ha chiuso le discariche della camorra perché non autorizzate, ma ne ha aperte altre tali e quali. E cosa cambia così? Il problema non è che non vengono riempite le discariche, ma che anziché costruire degli inceneritori che producono elettricità come succede in Germania, continuano a stipare la spazzatura a cielo aperto, ed intanto la gente muore.

  4. @ Marco Mancini:SPERO CHE COSTRUISCANO QUANTO PRIMA GLI INCENERITORI PERO’ ANCHE QUELLI NESSUNO LI VUOLE VICINO A CASA SUA. I RIFIUTI PERO’ SONO LORO E SE LI DEVONO GESTIRE LORO

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