Aziende verdi 2010: vincono tra le altre Ikea e Honda

Sul finire del 2010, Greenopia ha pubblicato un rapporto sulle Corporate Leaders più sostenibili dell’anno. Le aziende multinazionali sono state classificate in base a 5 criteri: progettazione di edifici verdi, catena di approvvigionamento, rapporto di sostenibilità, riciclaggio, e comportamento dei dirigenti, suddividendoli in sette categorie. I vincitori sono stati Ikea per la casa, Patagonia nel campo della moda, Pizza Fusion per i prodotti alimentari, Honest Tea nel campo delle bevande, Honda per le automobili, Virgin America per il settore aereo e Dell per l’innovazione.

Secondo Greenopia, ciascuna di queste sette società ha fatto grandi progressi nella sostenibilità, nonostante non si trattasse sempre di grandi realtà industriali. Patagonia ad esempio

renderà più ecologico l’abbigliamento sul mercato e si è confermata leader nel settore ad ogni passo del suo cammino.

Auto ecologiche: il premio “Produttore dell’anno” va ad Honda per il quinto anno di fila

Ogni anno, la Union of Concerned Scientists (UCS) dà punteggi ambientali alle case automobilistiche in base alla media di inquinamento, smog per miglia ed emissioni che influiscono sul riscaldamento globale dell’intera flotta di veicoli venduti. Honda ha vinto il primo premio di quest’anno, ma non è una grande sorpresa visto che lo stesso risultato lo ha ottenuto negli ultimi 4 anni. Toyota e Hyundai finiscono appena dietro, a pari punti al 2° posto, mentre ai piedi del podio troviamo la Volkswagen.

Se il Giappone può esultare, le notizie non sono molto buone per i costruttori di automobili italiani, francesi e americani che, nonostante siano ormai tutte società globali con stabilimenti e fornitori in tutto il mondo, e non si possano più definire come una volta “aziende nazionali”, pare siano rimasti molto indietro rispetto alla concorrenza, almeno dal punto di vista ambientale.

La Formula Uno non mantiene le sue promesse ecologiche

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C’era una volta la Formula Uno che prese un impegno solenne: ridurre le sue emissioni aprendo le porte al motore ibrido. Ma gli impegni sono una cosa, metterli in pratica è un altra. Finora sembra che la F1 verde sia rimasta solo sulla carta. E sembra che, secondo il The Guardian Greenwash nel mondo dei motori ci sia una dolorosa mancanza di impegno verso la sostenibilità.

Ecco come, secondo The Guardian, la Formula Uno ha tradito le sue promesse ecologiche:

Una delle idee chiave di Mosley (il boss della F1, ndr) è stata quella di richiedere che le automobili riciclino l’energia generata dalla frenata, una tecnologia chiamata “recupero di energia cinetica”. Con le notevoli decelerazioni che vi sono in pochi secondi ad ogni curva, si crea tantissima energia che può essere sfruttata in qualche altro modo anziché perderla in calore e rumore.

La top 10 delle case automobilistiche più ecologiche del mondo

Sono circa un paio d’anni che si sente parlare sempre più insistentemente di automobili ecologiche. Alcune star di Hollywood fanno a gara per comparire con l’ultimo modello di auto ibrida o elettrica, e l’accordo di questi giorni tra Fiat e Chrysler ha portato il dibattito anche in Italia, dove come al solito tutto ciò che è eco è messo in secondo piano.

Ma quali sono le case automobilistiche più ecologiche al mondo? Greenopia, specializzata nel raccogliere dati e classificare tutto ciò che si può classificare, ha analizzato le 50 compagnie automobilistiche maggiori al mondo, per capire chi si sta comportando egregiamente e chi no. Andiamo a scoprire chi c’è nella top 10.

L’impatto ambientale della Honda Corporation, molti i progressi

Continuiamo il nostro viaggio virtuale all’interno del filone ecoautomobilismo. Oggi ci occupiamo del quarto rapporto annuale sull’impatto ambientale rilasciato dalla Honda Corporation, per esaminare quanto è stato fatto dalla rinomata casa automobilistica per migliorare le prestazioni in maniera eco-friendly, senza lasciare troppe tracce nell’ambiente circostante.

Molti ed incoraggianti sono gli sforzi operati dalla Honda per evolversi seguendo un filone maggiormente ecologico e meno inquinante. Tuttavia, viste le attuali situazioni di emergenza ambientale in cui versa il Pianeta, nessuna azione, per quanto meritevole sia, può bastare da sola a ripristinare gli equilibri sconvolti dall’uomo. Ma provarci è pur sempre un piccolo successo contro l’indifferenza ai problemi ambientali, perchè significa ammettere le proprie responsabilità e correre, per quanto possibile, ai ripari.

All’Italia il primato nella classifica delle auto più inquinanti

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Se avete intenzione di acquistare un auto nei prossimi giorni, sicuramente saranno tanti i parametri da tener conto. Il prezzo, la bellezza, la grandezza, il consumo, e chissà quanto altro ancora. Noi di Ecologiae vi chiediamo di aggiungere un’altra caratteristica da tenere d’occhio: l’inquinamento prodotto.

Siamo andati a confrontare le classifiche delle auto più e meno inquinanti stilate da Legambiente, WWF, Associazione Svizzera Traffico e Ambiente, Transport Environment, ETA e JATO Dynamics, giusto per avere un quadro completo della situazione. E i dati sono confortanti. Infatti ciò su cui tutte queste classifiche sono d’accordo è che le case produttrici più ecologiche sono quelle francesi e una italiana. La Fiat è la migliore di tutte, prendendo in considerazione la totalità dei modelli, dato che mediamente produce 137,3 grammi di CO2 per km. Seguono la Peugeot con 141,9 e la Citroen con 142,2 grammi per km. Purtroppo c’è l’altro lato della medaglia, ed è che la casa produttrice più inquinante è l’altra italiana di cui tutti andiamo fieri, la Ferrari, con oltre 200 grammi di CO2 prodotti ogni chilometro. Ma andiamo a vedere la classifica dei modelli.