Perché esistiamo?

Perché usare pagine a basso consumo?

Perchè a volte sono i piccoli gesti quotidiani a fare grandi differenze. Tutto nasce da un articolo di MARK ONTKUSH che sosteneva che Google potrebbe far risparmiare al mondo un buona dose di energia elettrica se solo cambiasse il design della sua pagina web. Cambiare il colore della sua home page da un bianco “succhia-elettricità” a un più ecologico nero sarebbe un’idea geniale e salva-ambiente.

Da allora, si sono moltiplicati post e articoli sul calcolo reale di questo risparmio, che ha portato la comunità di internet a sostenere a gran voce questa modifica (in una sezione dedicata vi diamo i principali riferimenti di queste ricerche).

C’è differenza nella ricerca tra sfondi scuri e quella effettuata sui siti Google?

Certamente no. Infatti usa proprio il motore di Google per effettuare le ricerche. I risultati sono identici (confrontateli se avete dubbi.). La buona idea è quindi che potete continuare ad usare il migliore e più veloce motore di ricerca al mondo mentre contribuite a salvare l’ambiente.

Parliamo di cifre. E’ davvero reale questo risparmio energetico?

Stiamo parlando di Google, che smista circa 200 milioni di ricerche al giorno. Facciamo conto che per ogni richiesta si trascorrano almeno 10 secondi sulla schermata iniziale, questo significa che sul desktop di Google ogni giorno i monitor sostano qualcosa come 550.000 ore.

Se ogni utente utilizzasse la schermata di Google per intero, il passaggio ad un background nero farebbe risparmiare davvero un bella quantità di energia, per un così piccolo sforzo.

Quali altri gesti quotidiani posso compiere per contribuire a migliorare l’ambiente?

Lo stesso discorso vale per tutti gli altri siti, anche meno cliccati di Google. Non è necessario avere solo pagine nere, basterebbe avere un design a basso wattaggio, come il sito EMERGY-C suggerisce. Noi per aiutarvi, pubblichiamo la loro “paletta” di colori a basso wattaggio. Fate come noi, e usateli per i vostri siti e i vostri blog.