Fotovoltaico, produzione italiana nei primi 6 mesi uguale a tutto il 2011

di Redazione Commenta

fotovoltaico produzione 6 mesi uguale 2011Nuovo record del fotovoltaico in Italia. Nonostante i tagli degli incentivi e la crisi economica, secondo gli ultimi dati di Terna nei primi 6 mesi del 2012 siamo riusciti a produrre lo stesso quantitativo di energia fotovoltaica di tutto il precedente anno. E dire che anche l’anno scorso era stato un record visto che la produzione era quasi raddoppiata rispetto all’anno precedente.

I numeri: dal 1° gennaio al 30 giugno 2012 la produzione di energia elettrica con fonte solare in Italia ha raggiunto l’invidiabile cifra di 9.254 GWh, tra le prime al mondo. Lo scorso anno, in tutti i 12 mesi, di gigawattora ne furono prodotti 9.258. E l’aspetto ancora migliore è che la seconda parte dell’anno fu quella che fece impennare la produzione visto che nei primi 6 mesi se ne produssero appena 2.696. Possiamo attenderci un raddoppio entro fine anno? Forse no, ma quasi.

Una cosa però bisogna dirla. Gli impianti durano in media non meno di vent’anni, quindi l’incremento è scontato. Se una persona ha installato un impianto fotovoltaico sul tetto della propria casa nel 2001, a meno che non vi sia caduto sopra un asteroide, oggi lo sta facendo ancora lavorare. Ciò significa che ancora per molti anni la quantità di energia prodotta può solo aumentare perché se ne aggiunge di nuova a quella che già esiste. Semmai a sorprendere può essere la quantità, e cioè l’aver raggiunto in 6 mesi quanto era stato fatto in un intero anno, più che l’incremento stesso. Certo, poi il prossimo anno bisognerà fare i conti con l’abbassamento delle tariffe derivante dal V Conto Energia, ma questa è un’altra storia.

Tornando ai dati della Terna, scopriamo che negli ultimi due mesi l’energia rinnovabile, considerando dunque fotovoltaico, geotermico, idroelettrico ed eolico, ha coperto il 34,8% del fabbisogno nazionale, più di un terzo, segno che davvero l’Italia (o per meglio dire gli italiani) sta facendo un ottimo lavoro. Se poi consideriamo che i consumi nel nostro Paese stanno facendo registrare un calo, segno della minore produzione ma anche della maggiore attenzione agli sprechi, capiamo come sia possibile che l’Italia riesca a raggiungere quote vicine all’auto-sufficienza energetica nel giro di pochi anni grazie alle rinnovabili.

[Fonte: Repubblica]

Photo Credits | Thinkstock

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