Le prossime estati saranno meno calde, secondo uno studio inglese

di Redazione 1

Uno studio inglese di recente pubblicato su Nature Geoscience sostiene che le prossime estati in Europa, e nel sud Europa in particolare, potrebbero essere meno calde rispetto alle ultime. Alla base di queste previsioni, il possibile raffreddamento delle acque dell’Oceano Atlantico.

Un nuovo studio climatologico realizzato dall’Università di Reading, in Inghilterra, più specificamente da Rowan Sutton e Buwen Dong, afferma che le prossime estati europee potrebbero essere più miti delle ultime, in quanto le temperature dell’oceano Atlantico, in grado di influenzare notevolmente il clima europeo, potrebbero abbassarsi a breve, in modo repentino. Secondo lo studio le temperature dell’Atlantico sono da collegare all’aumento di precipitazioni nel nord Europa, e all’aumento di temperature nel sud Europa, tuttavia, analizzando a fondo  le relazioni tra le parti a partire dagli anni 90 (e quelle dal 1930 al 1960 per quanto concerne le “annate straordinarie”) Rowan Sutton e Buwen Dong prevedono un raffreddamento repentino delle acque oceaniche atlantiche con conseguente calo delle temperature estive nel sud Europa, con estati più miti su tutto il Mediterraneo.

Certo una notizia simile fa ben sperare i tantissimi italiani che hanno patito il caldo assolutamente eccezionale dell’estate 2012 (estate tra le più calde mai registrate), nonché tutti coloro che per via della siccità hanno patito ingenti danni economici. Ma la ricerca inglese di Sutton e Dong, benché ovviamente di alto profilo, e ne è la prova la pubblicazione su Nature Geoscience, non parla di certezze assolute, naturalmente, bensì di probabili cambiamenti.

Lo studio inglese non collima con altri già presentati, che invece vedono un sostanziale ribadirsi delle condizioni climatiche degli ultimi anni. Naturalmente non possiamo che aspettare per scoprire se effettivamente le condizioni ipotizzate dagli studiosi inglesi (raffreddamento acque atlantiche in primis) si verificheranno. Certo è che sotto svariati punti di vista vale la pena sperare che Sutton e Dong abbiano ragione.

Photo Credits | viditu su Flickr

Commenti (1)

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