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Come funziona l’acqua? Scoprilo nel World Water Day

acquaIl 22 marzo 2012 è la Giornata Mondiale dell’Acqua. Da nord a sud dello stivale si intensificano le iniziative per promuovere l’acqua come bene comune e per far conoscere “come funziona l’acqua”. Tra gli eventi segnaliamo quello del Basso Valdarno dove saranno aperti gli impianti e organizzate visite guidate sul tema dell’acqua.

Era il lontano 1993 quando venne proclamata la Giornata Mondiale dell’Acqua, il World Water Day, per sensibilizzare l’opinione pubblica sul consumo della preziosa risorsa e sulla carenza di acqua potabile nel mondo.

Amazzonia, il nuovo allarme è la carenza d’acqua

L’Amazzonia sembra diventato un posto maledetto. Dopo anni di distruzione delle foreste, che per ora sembra calare, un nuovo allarme si staglia all’orizzonte: la mancanza d’acqua. In quasi tutte le aree del polmone del mondo, diversi tratti dei fiumi più importanti e dei loro affluenti si sono prosciugati quasi del tutto, riducendo i corsi d’acqua ad una vasta pianura di argilla e fango.

Per alcune persone che vivono e lavorano in questa parte del mondo, la vita sta diventando impossibile a causa della peggiore siccità degli ultimi anni. Si stima che oltre 62 mila famiglie siano state colpite dalla mancanza di precipitazioni, con oltre la metà dei comuni della regione che hanno adottato lo stato d’emergenza. E, sulla scia di un recente rapporto sulla siccità globale prevedibile a causa del cambiamento climatico, non si può che chiedersi se tali scenari diventeranno più frequenti qui e altrove.

Siccità, la colpa è della sovrappopolazione

Inquinamento? Deforestazione? Mutamenti climatici? No, se dovessimo fare una classifica dei problemi più gravi per la Terra, in vetta ci sarebbe la sovrappopolazione. Siamo consapevoli del fatto che gli esseri umani hanno un impatto significativo sulle forniture di acqua, specialmente perché sul pianeta l’acqua dolce direttamente disponibile è molto più scarsa di quella salata.

Tuttavia, mai avremmo potuto immaginare che “pesiamo” quattro volte più dei cambiamenti climatici sulle riserve idriche. Una nuova relazione dimostra che abbiamo davvero bisogno di concentrarci molto di più sugli esseri umani che sul riscaldamento delle temperature, se vogliamo evitare i conflitti più importanti nel prossimo futuro.

Il Bikini Car-Wash diventa ecologico grazie alle Angry Green Girls (video)

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Le femministe di solito fanno manifestazioni di protesta dove appaiono arrabbiate e poco disponibili a mostrare la loro “femminilità”. Ma che dire delle ragazze del movimento Angry Green Girls? Sembra che queste modelle stiano ricevendo molta attenzione, più di quando stanno in passerella, facendosi portavoce delle questioni ambientali.

Fondamentalmente, le Angry Green Girls sanno come usare la loro prerogativa “piccante” per attirare l’attenzione per una buona causa ecologica. Queste ragazze hanno organizzato un bikini car-washing, il movimento che va molto di moda negli Stati Uniti in cui delle ragazze molto procaci in costume da bagno lavano le automobili, ma dedicato soltanto alle auto ibride. Non solo. Infatti oltre al lavaggio, le ragazze rimanendo semi-nude sciorinano consigli sui comportamenti ecologici. Difficilmente però qualche uomo, distratto dalle loro curve, gli darà attenzione. Noi l’abbiamo fatto, ed ecco cosa abbiamo scoperto.

Manifestazione di Greenpeace a Pechino: “-100 a Copenaghen” (fotogallery)

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Mancano solo 100 giorni alla fondamentale conferenza sul clima di Copenaghen, e in Cina sembra non importare a nessuno. Il più grande Paese del mondo, nonché il più inquinante, finora ha fatto tanti begli annunci sui propositi ecologici, ma a conti fatti, non si è prodigato così tanto. A questo punto non poteva che intervenire Greenpeace e manifestare, a modo suo, per porre l’accento su uno dei tanti problemi trascurati dal Governo cinese, la carenza d’acqua.

In Cina abbiamo posizionato cento statue di ghiaccio presso il “Tempio della Terra” a Pechino. Le sculture raffigurano dei bambini e simboleggiano il futuro incerto di oltre un miliardo di persone in Asia la cui sopravvivenza è minacciata dalla mancanza di risorse idriche. I cambiamenti climatici, infatti, stanno causando la perdita dei ghiacciai himalayani che riforniscono i fiumi Gange, Yangtze, Mekong, il Fiume Giallo e altri importanti bacini

spiegano dall’associazione ambientalista, che lancia l’allarme: di questo passo l’80% dei ghiacciai dell’Himalaya andranno perduto nell’arco dei prossimi 30 anni.