Amazzonia, il nuovo allarme è la carenza d’acqua

di Redazione 3

L’Amazzonia sembra diventato un posto maledetto. Dopo anni di distruzione delle foreste, che per ora sembra calare, un nuovo allarme si staglia all’orizzonte: la mancanza d’acqua. In quasi tutte le aree del polmone del mondo, diversi tratti dei fiumi più importanti e dei loro affluenti si sono prosciugati quasi del tutto, riducendo i corsi d’acqua ad una vasta pianura di argilla e fango.

Per alcune persone che vivono e lavorano in questa parte del mondo, la vita sta diventando impossibile a causa della peggiore siccità degli ultimi anni. Si stima che oltre 62 mila famiglie siano state colpite dalla mancanza di precipitazioni, con oltre la metà dei comuni della regione che hanno adottato lo stato d’emergenza. E, sulla scia di un recente rapporto sulla siccità globale prevedibile a causa del cambiamento climatico, non si può che chiedersi se tali scenari diventeranno più frequenti qui e altrove.

In tutto lo Stato dell’Amazzonia i fiumi forniscono l’unico mezzo di accesso al mondo esterno per le famiglie che risiedono nelle regioni intorno alla capitale Manaus. Quando l’acqua cessa di scorrere a causa della siccità, queste famiglie sono lasciate a terra senza i mezzi per guadagnarsi da vivere. Secondo i funzionari, il livello del Rio delle Amazzoni sarà probabilmente inferiore al precedente record registrato nel 1963.

Una importante via d’acqua che costeggia Manuas, il Rio Negro, non è stato mai così in basso da 108 anni a questa parte, cioè dalla prima registrazione. L’impatto economico su questa regione, una delle più povere del Brasile, è dunque significativo.

La nostra comunità è in una situazione precaria. Il fiume è prosciugato. Con questo, le famiglie saranno danneggiate perché sono senza accesso al trasporto

ha annunciato Josimar Peixoto, sindaco di San Sebastian, una città che dipende dal flusso del Rio Negro. Nella speranza di alleviare le difficoltà incontrate a causa della siccità, il Governo brasiliano ha promesso 13.500 mila dollari di aiuti. Ma è solo con l’avvicinarsi della stagione delle piogge che la regione tornerà alla normalità.

Il problema è che, osservando i modelli meteorologici anomali ed estremi, si può solo immaginare che il riscaldamento globale giocherà una funzione fondamentale in tutta la vicenda. In particolare sono molti gli esperti che avvertono che la siccità sarà molto più comune nei prossimi decenni. Purtroppo, le più colpite dai primi sintomi del cambiamento climatico sono in genere le comunità che più fanno affidamento sulle condizioni meteo regolari e meno capaci di far fronte ad emergenze simili.

Fonte: [Treehugger]

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