Naufragio Costa, sapone magnetico contro petrolio?

Mentre in Toscana procedono le operazioni di recupero del petrolio e degli olii combustibili stivati nelle cisterne della Costa Concordia, nell’Università di Bristol voene presentato un prototipo di sapone magnetico in grado di catturare il petrolio finito in mare dopo la marea nera. Verrà sperimentato per recuperare il relitto incagliato nell’isola del Giglio?

Inquinamento mare, ogni anno costa all’Europa 320 miliardi

Ogni anno i danni causati dall’inquinamento nei mari costa all’Europa 320 miliardi di euro. A darne notizia è l’Unep, agenzia ONU per l’ambiente, che chiede agli Stati membri di investire nella gestione sostenibile delle risorse marine per prevenire disastri ambientali e danni irreversibili agli ecosistemi marini, ma anche per rilanciare l’economia.

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Le stelle marine e altri echinodermi assorbono il 2% dell’inquinamento

stella marina

Se qualcuno pensa che la natura possa assorbire le emissioni di carbonio rilasciate ogni anno dalle attività umane soltanto per una piccola percentuale dei 5,5 miliardi di tonnellate di emissioni totali, ora potrebbe ricredersi. Tra i vari “mezzi” attraverso i quali la nostra Terra ci salva dall’anidride carbonica che noi emettiamo (alberi, oceani, ecc.), sembra che gli echinodermi, come le stelle marine, ricci di mare e i gigli di mare, siano depositi di carbonio tra i più grandi in assoluto. Essi riescono a stoccare l’incredibile cifra di circa 100 milioni di tonnellate, o in termini percentuali, quasi il 2% delle emissioni umane.

Questa cifra è inferiore a quella che gli organismi come il plancton, capaci di immagazzinare il carbonio che si deposita sul fondo del mare, riescono ad immagazzinare. Possono sembrare esserini piccoli ed insignificanti, ma queste unità semplici riescono ad immagazzinare da sole da 0,4 ad 1,8 miliardi di tonnellate all’anno, a seconda dei diversi studi.