L’energia solare potrebbe fornire, già oggi, un’alternativa ai combustibili fossili, ma l’elevato costo delle celle solari e la loro scarsa efficienza sono stati i principali ostacoli alla loro diffusione. I ricercatori di Stanford hanno scoperto che l’aggiunta di un singolo strato di molecole organiche su una cella solare può aumentare la propria efficienza di tre volte, con la possibiiltà anche di renderla meno costosa rispetto ad oggi. I loro risultati sono stati pubblicati su ACS Nano.
Il docente di Ingegneria Chimica Stacey Bent, ha deciso di dedicarsi ad un nuovo tipo di tecnologia solare due anni fa. Ha così prodotto delle celle solari che utilizzano minuscole particelle di semiconduttori, chiamati “punti quantici”, che le rendono più economiche da produrre rispetto a quelle tradizionali, in quanto possono essere realizzate con semplici reazioni chimiche.