Spot sul nucleare bocciato dall’authority

Vi ricordate lo spot in cui un uomo giocava a scacchi contro se stesso, ponendosi dubbi sul nucleare? Stiamo parlando della pubblicità del Forum sul nucleare, ma soprattutto di uno spot che non vedremo più in televisione. L’istituto dell’autodisciplina pubblicitaria ha bollato come ingannevole lo spot, e per questo ha deciso che non andrà più in onda.

Come si erano espressi Chicco Testa e gli altri responsabili dello spot, la finalità era di far conoscere l’esistenza di questo forum su internet in cui veniva riaperto il dibattito, chiuso da oltre 20 anni, sulla possibilità o meno del ritorno al nucleare. Dovevano in teoria incontrarsi persone pro e persone contro per scambiarsi le idee, ma come più volte denunciato da Greenpeace ed anche su queste pagine, in realtà si trattava di una sorta di “trappola” per gli anti-nuclearisti che, coinvolti nel dibattito con persone pro-nucleare, dovevano essere a tutti i costi convinte della bontà del ritorno all’atomo.

Scorie nucleari, in Italia già si contano 100mila metri cubi

Il problema della gestione in sicurezza delle scorie nucleari è tutt’altro che semplice e chiaro: non si è affrontato finora il modo in cui le scorie verranno smaltite, quali sono i danni e le conseguenze anche a lungo termine dell’inquinamento prodotto dalla loro radioattività, non si è parlato delle malattie che possono procurare sulla popolazione. Se lo spot di Greenpeace lancia l’allarme su come smaltire le scorie nucleari che possono rimanere radioattive per secoli e per miliardi di anni, Legambiente tira un po’ le somme del danno.

La campagna contro il nucleare promossa da Legambiente, come sempre, mette in gioco volontari ed esperti e professionisti del settore. Questa volta a dare un parere è il coordinatore dell’ufficio scientifico di Legambiente, il geologo Giorgio Zampetti, che informa

Oggi nel nostro Paese si contano 100mila metri cubi di scorie nucleari già esistenti, di cui 27mila metri quadrati derivanti dalle attività delle vecchie centrali nucleari, fermate dal referendum del 1987, cinquantamila metri cubi prodotti dallo smantellamento delle vecchie centrali, e 20mila metri cubi di rifiuti nucleari che arrivano dalla ricerca e dalle attività ospedaliere e industriali.

Pubblicità ingannevole del Forum Nucleare Italiano, controspot in retevisione (video)

Ancora polemiche sullo spot del Forum Nucleare Italiano che ci martella da giorni dalla scatola parlante, illudendo le menti più distratte e malleabili che la nostra opinione possa davvero fare la differenza e con un pronto ritornello in chiave cieli azzurri/acque incontaminate che ha sempre l’ultima parola sulle obiezioni sollevate dallo scacchista a perdere, certamente un rozzo comunista, un sempliciotto che non conosce le mosse giuste per vincere la partita di una demagogia che ha del rivoltante.

Ora, a meno che con Forum non intendano il programma televisivo, sul Sabatini Coletti, Dizionario della Lingua Italiana, leggiamo

incontro, dibattito, anche scambio di opinioni in rete.

Nucleare, il caso dello spot tv e radio, “Tu che posizione sei?”

“Tu che posizione sei?”  E’ lo spot di Forum nucleare italiano che gira e gira su radio e tv da alcune settimane. Penso che tutti voi almeno una volta abbiate visto, o ascoltato, questa pubblicità che cerca consensi e opinioni sul ritorno al nucleare in Italia perché viene mandata in onda a ripetizione.

Ma davvero possiamo ancora scegliere se vogliamo o meno l’apertura di nuove centrali, se condividiamo i siti scelti dal Governo per gli impianti e se siamo a favore dell’energia nucleare? Queste domande sembrano già trovare una risposta nello spot che già alcuni hanno definito “solo apparentemente neutro” (IdV). Il Presidente dei Verdi, Angelo Bonelli, anche si schiera contro lo spot sul nucleare e chiede all’Agcom il rispetto della

par condicio per il fronte antinucleare che non avendo alle spalle le lobbies dell’energia non può permettersi di mettere in onda costosissimi spot televisivi.