Bike Sharing a Tel Aviv, come girare in bici in modo economico e intelligente

di Redazione 1

bike sharing tel avivOrmai il bike-sharing è diventato un servizio obbligatorio per qualsiasi città di una certa dimensione. Questa pratica fondamentale per fare in modo che la gente prenda meno la macchina e si sposti più su mezzi ecologici ha preso piede un po’ ovunque, ma ogni città ha il suo modo di organizzarsi, riuscendo anche ad aggiungere un tocco di originalità. E’ proprio quanto fa Tel Aviv, in Israele, che ha inventato il Tel-O-fun.

Si tratta di un normale servizio di bike sharing ma con modalità innovative. Prima di tutto perché è molto economico, probabilmente il servizio più economico del mondo. Il costo dell’abbonamento annuale è di 240 ILS, che in euro non arriva nemmeno a 50, mentre il noleggio per un giorno solo costa poco più di 2 euro. Già questo aspetto potrebbe invogliare migliaia di persone a preferire la bicicletta per spostarsi in città visto che sia l’auto che i mezzi pubblici (per non parlare dei taxi) costano molto di più.

La flotta è molto ampia, conta 1.500 biciclette (ricordiamo che Tel Aviv non è Parigi o New York e per questo non può avere grandissimi numeri), che sono quasi quanto quelle di Milano, suddivise in 150 stazioni sparse per tutta la città. Ma l’aspetto innovativo è l’introduzione del controllo tecnologico del sistema. A parte quando bisogna prendere la bici che si viene autorizzati da un computer che indica quale mezzo è disponibile, ma nel caso in cui, quando la dovete riportare, la rastrelliera è piena e non potete lasciare la bici, il computer vi concede due possibilità: continuare ad utilizzare gratuitamente la bici per un altro quarto d’ora, oppure si collega in rete per trovare la rastrelliera più vicina dove c’è posto per lasciare il mezzo.

Ma ancora, le bici sono dotate di un cavo per collegarle alla rastrelliera in modo da far iniziare o terminare il tempo di noleggio. Se dovete lasciare la bici parcheggiata da qualche parte, questo cavo funziona come una sorta di catena, in quanto permette di legare ad un palo o ad un albero la bici. Non c’è la chiave, ma un codice di sblocco, in modo da rendere il noleggio ancora più sicuro. Peccato manchino le piste ciclabili, ma anche su questo ci si sta attrezzando.

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