L’appello di 56 testate mondiali ai “grandi” della Terra

di Redazione 1

appello internazionale

Il vertice sul clima delle Nazioni Unite a Copenaghen è finalmente iniziato, e il momento di agire è adesso. Così dice un editoriale “unificato” di 56 giornali di tutto il mondo che chiede ai leader mondiali di accordarsi su un accordo vincolante che blocchi gli obiettivi di riduzione delle emissioni e di finanziamento per i Paesi più colpiti dai cambiamenti climatici. L’editoriale è stato scritto dallo staff del quotidiano britannico Guardian e appare in 20 lingue tra cui inglese, cinese, arabo, russo, ed anche italiano nei due quotidiani più importanti, Repubblica ed il Corriere della Sera.

Paul Krugman, scrittore e redattore del New York Times, ha aggiunto all’appello un richiamo all’azione immediata. Krugman continua a ribadire che non solo possiamo permetterci di cambiare la nostra economia che è attualmente alimentata da combustibili “sporchi” per trasformarla in una che si basa su carburanti puliti e verdi, ma che così facendo creeremo posti di lavoro e progresso economico.

Ecco il passaggio del Guardian più importante, che sicuramente vale la pena di leggere:

Pochi credono che Copenaghen sia in grado di produrre un trattato pienamente lucido; un reale progresso verso di esso non poteva che iniziare con l’arrivo del presidente Obama alla Casa Bianca e l’inversione di anni di ostruzionismo degli Stati Uniti. Anche oggi il mondo si trova in balia della politica interna americana, ed il presidente non può impegnarsi completamente per gli interventi richiesti fino a quando il Congresso degli Stati Uniti non l’ha deciso. Ma i politici di Copenaghen possono e devono concordare gli elementi essenziali di un accordo equo ed efficace e, soprattutto, un calendario preciso per trasformarlo in un trattato. La prossima riunione di giugno del clima delle Nazioni Unite a Bonn dovrebbe essere la sua scadenza. Come uno dei negoziatori dice: “Possiamo andare ai tempi supplementari, ma non possiamo permetterci di ripetere la partita”.

Concordiamo e sottoscriviamo. Anche Ecologiae si unisce a quest’appello.

Fonte: [Treehugger]

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