Car sharing “privato”, la nuova frontiera della mobilità sostenibile

di Redazione 7

Conosciamo tutti il car sharing, un modo per risparmiare sui costi e sull’inquinamento delle auto. Questo può avvenire trasportando gli amici (che in gergo si dice car pooling) o con auto pubbliche, come quelle a noleggio, affidate a diversi clienti contemporaneamente. Oggi però dagli States arriva una novità, il car sharing “privato”.

Prendendo l’idea da alcune agenzie di viaggio e compagnie aeree che hanno pensato un’alternativa agli alberghi basata su un servizio che permette di affittare il proprio letto ai viaggiatori quando non siete in casa, così questo nuovo sistema peer-to-peer farà condividere la propria auto quando non la si usa. In America l’hanno chiamato GetAround (letteralmente “fatti un giro”), e funziona lasciando l’auto in un parcheggio per tutto il giorno, indicando le ore in cui la si mette a disposizione, lasciandola guidare ad estranei in cambio di denaro.

GetAround si basa sul concetto che la maggior parte delle vetture non sono utilizzate durante il giorno. Tutti le utilizzano per recarsi al lavoro, ma poi semplicemente rimangono parcheggiate per 8-10 ore o anche di più finché non si torna a casa. Che cosa succederebbe se qualcun altro potesse utilizzarla quando non ne avete bisogno?

GetAround fornisce un sistema d’ingresso keyless per l’auto. Basta registrarsi sul sito in modo da trovare qualcuno che metta a disposizione la propria vettura nelle vicinanze, e l’affitto è fatto. GetAround è assicurata contro ogni evenienza, e per il proprietario il guadagno del noleggio fino a 15 ore a settimana può raggiungere anche i 350 dollari (267 euro circa).

L’idea è buona, ma c’è sempre il fattore fiducia un po’ a frenarla. Chi se la sentirebbe di lasciare in mano a sconosciuti la propria auto? In ogni caso GetAround sostiene che in questo modo, oltre a guadagnare qualche soldo extra, ogni auto condivisa farebbe risparmiare l’equivalente di 10 auto tolte dalla strada per una riduzione delle emissioni del 40%. Resta da vedere come questi calcoli siano stati fatti anche perché non pensiamo sia ancora decollata come iniziativa (su Facebook ha soltanto 55 fan), ma intanto la consideriamo una delle tante possibilità per vivere un po’ più ecologici.

Fonte: [Treehugger]

Commenti (7)

  1. HA!HA!HA! in Italia funzionerà alla grande. Meglio, a Napoli sarà un successone!
    Ma vaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa

    1. il fattore fiducia, effettivamente, frenerebbe non poco il decollo…

  2. Per chi fosse interressato a spostarsi, risparmiando denaro, tempo ed ambiente, segnalo il sito gratuito di carpooling http://www.passaggio.it.
    A differenza del carsharing, si viaggia tutti insieme e attraverso la piattaforma si ha la possibilità di conoscere prima la/le persona/e con cui si viaggia.

  3. il car sharing tra privati è un’idea che trovo interessante.. ho visto che se ne parla anche

    in italia ed il car sharing tra privati mi piace, lo farei pure io. mi sono imbattuto anche in

    questo sito che sembra possa provare a mettere in piedi il servizio. conoscete?

    http://www.car2share.it/
    alla fine l’auto la usiamo poco e quindi penso sia utile tirare su qualche soldino e

    soprattutto non inquinare troppo

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