Alcuni consigli per tagliare le proprie emissioni non rinunciando a viaggiare in aereo

di Redazione Commenta

Ieri abbiamo indicato nei viaggi in aereo i metodi di spostamento più inquinanti che possano esistere. Sappiamo però che migliaia di persone in tutto il mondo non sanno fare a meno di questo mezzo. Non per questo bisogna crocifiggerle. Certo è che anche loro possono tentare di ridurre il proprio impatto ambientale anche senza rinunciare al volo.

La prima e più ovvia cosa che si può fare per ridurre le proprie emissioni è scegliere la destinazione, e la modalità di trasporto, con saggezza. E’ abbastanza chiaro, per esempio, che scegliere un posto più vicino a casa rende il viaggio meno inquinante.

Una volta saliti sull’aeroplano però, meglio rinunciare al lusso. Viaggiare in business class occupa più spazio per ogni passeggero. Questo significa un minor numero di passeggeri per aereo, il che significa maggiori emissioni per passeggero, o se preferite, più voli per lo stesso numero di passeggeri, e quindi più emissioni. Quindi, perché non rinunciare allo spazio extra per le gambe, allo champagne gratis e quant’altro, e limitarsi a sacrificarsi per quelle poche ore, per rendersi meno responsabili delle emissioni di CO2? Conviene anche al viaggiatore stesso, visto che si potrebbe utilizzare il denaro risparmiato per trascorrere alcune notti extra nell’albergo scelto per la vacanza.

Ma meglio ancora, si possono trovare delle compagnie più ecologiche rispetto alle altre. Siamo ancora molto lontani dal vedere una compagnia aerea sostenibile, ma le diverse compagnie hanno sicuramente differenti emissioni per ogni viaggio. Ad esempio meglio scegliere quelle compagnie aeree, di solito continentali, che utilizzano aerei a turboelica, i quali riducono del 30% il consumo di carburante rispetto ai loro omologhi con motore jet.

Nel frattempo, la Japan Airlines sta scoprendo che i biocarburanti possono effettivamente aumentare l’efficienza, ed in Nuova Zelanda sono allo studio i jumbo che si mettono in stand-by durante le operazioni di sbarco per risparmiare carburante. E allora perché non chiedere alla propria compagnia che cosa sta facendo di ecologico prima di comprare un biglietto?

Fonte: [Treehugger]

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