De Magistris vince a Napoli, come cambierà l’annosa questione rifiuti?

di Redazione 5

Con il 65,37% delle preferenze, Luigi De Magistris, è il nuovo sindaco di Napoli. L’ex pm, candidato dell’Idv, così ha commentato la sua nomina

Napoli è stata liberata. Non dovrò e non dovremo dare conto a nessuno, se non alle nostre idealità, alle nostre competenze e a un nuovo modo di fare politica. Mi sento carico di responsabilità perché ho avuto un mandato popolare fortissimo ma è un peso che avverto con leggerezza.

Il nuovo sindaco di Napoli ha le idee molto chiare su come sarà il futuro del capoluogo partenopeo, a cominciare dalla situazione rifiuti-inceneritore-discariche, e lo dimostra sin dalle prime interviste a seguito della vittoria al ballottaggio con Gianni Lettieri

Siamo contro il secondo inceneritore a Napoli, avremo ragioni di far cambiare idea a Caldoro.

poi aggiunge

Con il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro non ci saranno problemi, ha tutto l’interesse che Napoli decolli, poi noi, avendo idee ben precise, ci confrontereno e avremo ragioni per fargli cambiare idea su alcune idee che non condividiamo, come il termovalorizzatore a Napoli est che, come ho già detto in campagna elettrorale, non si farà.

Luigi De Magistris, classe 1967,  sa il fatto suo e da buon napoletano vuole aiutare la sua città. Ecco gli obiettivi della sua agenda politica:

  • Rifiuti e Raccolta differenziata. Il nuovo sindaco di Napoli porterà al 70% entro 6 mesi di mandato la raccolta differenziata dei rifiuti, e senza costruire termovalorizzatori nè ad Acerra come in nessun posto; attuerà la revoca della gara per la costruzione del termovalorizzatore previsto a Napoli est, ma punterà sulla realizzazione di impianti di compostaggio o messa in funzione di quelli esistenti. Altro obiettivo è l’eliminazione dei cassonetti per le strade e nel tempo, eliminazione della tassa sui rifiuti. Questi obiettivi si possono realizzare senza ulteriori spese dell’erario, ma con il semplice lavoro dei dipendenti dell’Asia e degli addetti già operanti nel settore rifiuti.
  • Cultura e Sport. Puntare sulle piccole realtà locali, incentivare associazioni ed istituti già esistenti, dare supporto ai giovani artisti; creare il Museo per le arti e le tradizioni popolari. Per quanto riguarda la voce “stadio” si punterà a rafforzare e migliorare le condizioni e la sicurezza dello stadio San Paolo, ma allo stesso tempo promuovere la costruzione di una nuova struttura.
  • Economia e lavoro. Semplificare la burocrazia amministrativa, al fine di abbreviare i tempi di apertura di nuove attività commerciali, promuovere e favorire la nascita di imprese che operino nei settori dell’innovazione. Eliminare la disoccupazione puntando sul welfare e sulla ricerca.
  • Bilancio. Occorre tagliare sugli sprechi dei concorsi “fantasma, delle consulenze d’oro, degli immobili che producono passività” e spendere al meglio i fondi europei.

I programmi per l’ambiente dei due candidati sindaco di Napoli: De Magistris

I programmi per l’ambiente dei due candidati sindaco di Napoli: Lettieri

[Fonti: La Repubblica; Ansa; Il Sole 24 Ore]

Commenti (5)

  1. Napoli: problemi irrisolti fra nuovi appalti e operazioni di immagine

    Nulla di nuovo sotto il vesuvio.

    Il nuovo sindaco napoletano della città di napoli, nei suoi primi atti di governo della città, dimostra di non voler risolvere nemmeno una delle tante emergenze che attanagliano i napoletani e ne minano gravemente i rapporti con il resto del paese.

    Luigi De Magistris, una immagine da campione della legalità e di cavaliere incorruttibile, avvia in due atti il ripristino della legalità a napoli:

    1 – annuncia l’intenzione di costruire un nuovo stadio comunale;

    2 – invita il presidente degli Stati Uniti d’America Obama a visitare la città di napoli.

    Una operazione che punta esclusivamente al ripristino dell’immagine della città e non al ripristino della legalità.

    Un nuovo mega-appalto pubblico per accontentare la tifoseria napoletana e la corporazione degli edili, puntando tutto l’indirizzo politico comunale sulla economia di una edilizia storicamente malata.

    Nulla ha imparato il De Magistris da un film del 1963 ambientato a napoli e dal titolo “Le mani sulla città”, film che racconta come in una realtà economicamente malata come quella napoletana (e per certi versi, sicuramente anche italiana), la speculazione edilizia e la corruzione tentano sempre l’invasione ed il condizionamento nelle scelte politiche.

    In particolare, vi è una frase di quel film che disegna perfettamente lo stato di degrado raggiunto dalla economia italiana:

    « Quello è l’oro oggi. E chi te lo dà? Il commercio? L’industria? L’avvenire industriale del Mezzogiorno, sì! Investili i tuoi soldi in una fabbrica: sindacati, rivendicazioni, scioperi, cassa malattia. Ti fanno venire l’infarto cu sti’ cose. »

    Sembra il Marchionne-pensiero odierno.

    Come non dar ragione a questa visione?

    Nella prospettiva di un imprenditore puro in Italia, la scelta è duplice ed obbligata:

    o perire nel degrado dello scontro e non dell’incontro fra forza lavoro, imprese, banche e poteri dello stato, ovvero delocalizzare i propri siti industriali all’estero, alla ricerca di una normalità economica, finanziaria e fiscale che non esiste in questo paese, educato storicamente alla contrapposizione ed all’antagonismo dalla sinistra.

    Sono ancora tutti dei partigiani, uomini di parte che combattono l’interlocutore e non dialogano con esso al fine di affermare il bene comune e conseguire l’arricchimento generale.

    Ma torniamo al caso napoletano.

    Il sindaco di napoli Luigi De Magistris appare molto cauto e furbo, a giudicare dal suo procedere prudentemente lontano dall’affrontare la montagna di problemi irrisolti sotto la quale giace la città che pretende di governare.

    La stessa frase del premier sulla mancata candidatura del ministro Carfagna alla poltrona di sindaco di napoli, sottolinea gravemente come il problema principe della napoletanità resti il ripristino della legalità:

    non ho candidato la Carfagna a napoli perchè non volevo darla alla camorra.

    Gravissima affermazione, pregna del senso di inattaccabilità del sistema mafioso ed illegale a napoli.

    Ma la cautela e la furbizia del sindaco De Magistris, d’altro canto, non parlano la lingua del nuovo corso napoletano, tanto annunciato nelle promesse elettoralistiche.

    Il degrado civile, sociale ed economico, l’abusivismo edilizio, la corruzione, la mentalità camorristica, non si combattono con un appalto pubblico ed un invito ad Obama, invito che, nel caso fosse accettato, imporrebbe al presidente americano di lasciare a casa il suo Rolex.

    Sono ben altre le scelte che affrontano di petto i problemi di napoli.

    Il programma elettorale di De Magistris è sintetizzato in un file pdf che raccoglie le istanze e le proposte dei napoletani, prendendo per questo il nome di “Le proposte dei cittadini”.

    Leggiamone una per tutte:

    “Giustizia legale, retributiva e fiscale: quindi legalità e sanzioni certe contro corruzione, malgoverno, mafie locali, abusi edilizi, ricatti ed altri reati commessi sul territorio.”

    Sintomatico appare come si ignori l’emergenza rifiuti in molte di queste proposte.

    La giusta risposta a queste proposte è la costruzione di un nuovo stadio o l’invito a cena per Obama?

    Il nuovo corso di napoli non pare avviato verso la risoluzione dei problemi fondamentali della città stessa.

    Come non pare che il comune di napoli possa affrontare un nuovo corso con una macchina burocratica inefficente e straordinariamente lenta, come pure, pare impossibile affrontare il mare dei problemi irrisolti della città di napoli senza un dialogo continuo ed aperto con il governo del paese.

    Fossi in De Magistris, aprirei un canale diretto di dialogo continuo con il ministro dell’Interno Roberto Maroni, poichè appare abbastanza evidente che, senza una stretta collaborazione fra forze di polizia e amministrazione comunale, il contrasto all’illegalità diffusa nella sua parte più viva e bisognosa di applicazione della Forza Pubblica di contrasto, non sia un obiettivo raggiungibile.

    Quel che è certo, è che l’unico modo di imporre la legalità in una città così degradata, deve essere l’imposizione del rispetto della legge.

    E questa, non è mai stata e mai sarà, una operazione di immagine, ma di sostanza.

    La domanda giusta è:

    quanto può incidere sullo stile di vita napoletano un sindaco napoletano?

    Quanta furbizia, tipicamente napoletana, intende applicare De Magistris nel governo della città e con quanta invece intelligenza e razionalità, vuole governarla?

    La furbizia è quella che seglie le scorciatoie ed i raggiri, quella che ha affondato napoli nel più buio degrado.

    L’intelligenza è quella che risolve i problemi alla radice, con umiltà e spirito collaborativo.

    Vedremo nei prossimi atti del governo comunale, il vero indirizzo politico del sindaco De Magistris.

    In bocca al lupo.

    Purchè si scelga il lupo giusto.

    Gustavo Gesualdo
    alias
    Il Cittadino X

  2. Il degrado urbano di Napoli sta affliggendo la città da troppo tempo! Il CODACONS agisce contro il Comune e contro l’ASIA perchè tutti i cittadini possano ottenere un RISARCIMENTO! Basta partecipare alla class action, tutte le informazioni sono sul sito internet:
    http://www.codacons.it/articolo.asp?idInfo=135991&id=74

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