Fonti rinnovabili e risparmio energetico nella Regione Emilia-Romagna

di Redazione Commenta

fonti-rinnovabili-risparmio-energetico-regione-emilia-romagnaIn Emilia-Romagna la Regione, a seguito di una delibera che è stata approvata dalla Giunta, ha messo sul piatto ben 25,8 milioni di euro di risorse al fine di poter finanziare complessivi 34 progetti che coinvolgono gli enti pubblici, e che garantiranno sia il risparmio energetico, sia la produzione di energia pulita da fonti rinnovabili. Dei 25,8 milioni di euro 13,6 sono già a disposizione, mentre per la restante quota degli stanziamenti la Regione si è impegnata a trovare i fondi attraverso l’assestamento di bilancio.

Gli enti pubblici interessati sono sparsi in tutte le Province della Toscana e riguardano, tra gli altri, enti parco regionali, aziende sanitarie locali, enti locali ed aziende ospedaliere affinché queste si dotino di sistemi per produrre negli edifici energia da fonti rinnovabili, ma anche di sistemi tecnologici orientati al miglioramento del rendimento energetico.

L’elenco degli interventi da realizzare è stato già approvato e definito sulla base delle graduatorie provinciali al fine di attivare, in base ai fondi stanziati, investimenti che andranno a sfiorare i 260 milioni di euro. Le risorse messe sul piatto dalla Regione Emilia-Romagna rientrano nell’ambito delle azioni di qualificazione energetica degli edifici pubblici con contributi che per un terzo sono destinati al solare termico, per una quota del 5-8% al fotovoltaico, e per un’altra buona quota percentuale a tutti gli altri interventi che permettano di consumare meno energia.

Le Province maggiormente interessate ai progetti sono quelle di Bologna, con otto progetti per un totale di fondi stanziati pari a 7,3 milioni di euro, e quella di Forlì-Cesena con sei progetti a fronte di risorse disponibili pari a 2,66 milioni di euro. Secondo quanto dichiarato dall’assessore regionale Gian Carlo Muzzarelli, la Regione Emilia-Romagna punte nei prossimi mesi a mettere a punto un aggiornamento del proprio “Piano energetico regionale” affinché possano essere fatti ulteriori passi in avanti nella direzione della green economy e dell’energia pulita.

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