Porta la sporta, Simply Sma lotta contro i sacchetti di plastica

porta la sportaLotta ai sacchetti di plastica, a favore della borsa della spesa riutilizzabile più e più volte. Con questo intento, parte la settimana di Porta la sporta, iniziativa che ha visto, tra gli altri, l’adesione della catena di supermercati Simply Sma, che comprende oltre 1.700 negozi diretti e in franchising a insegna Punto, Simply, Ipersimply, Sma e Cityper. A partire dal 17 e fino al 24 aprile prossimo, nei supermercati della catena Simply Sma, i consumatori saranno invitati a  non usare i sacchetti di plastica per riporre la spesa, acquistando o portando da casa le pratiche, ampie e robuste borse in tela riutilizzabili.

La settimana Porta la sporta è nata in Italia grazie all’impegno dell’Associazione Comuni Virtuosi ed è stata immediatamente appoggiata da numerose catene di supermercati e da associazioni ambientaliste come il WWF, dalla Fai, da Adiconsum e da Italia Nostra. Lo slogan non può lasciare indifferenti, di fronte a cotanta razionalità: perché usare per pochi minuti un oggetto che può durare anche cento anni ? Fai come noi, porta la sporta, mai più sacchetti di plastica. E affiancato da immagini che ritraggono uccelli e tartarughe strozzati dai sacchetti di plastica, questo slogan ha ancora più impatto. In fondo, in molti supermercati i sacchetti li paghiamo pure, ragione ulteriore per comprare una borsa riutilizzabile, che ha anche il vantaggio di non rompersi e di essere più maneggevole e meno problematica quando trasportiamo bottiglie di vetro e oggetti fragili.

La spesa ecologica al supermercato: si puo’ fare

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Una delle possibili alternative per vivere in maniera piu’ consapevole e senza sprechi è quella di acquistare i prodotti, prestando attenzione ad ogni particolare, che possa nuocere a noi e all’ambiente. Infatti anche un gesto comune, come fare la spesa al supermercato puo’ trasformarsi in un modo per evitare il consumo di prodotti e materiali inquinanti, basta saperlo e volerlo. Mentre attraversiamo le corsie del nostro supermercato di fiducia, non riempiamo il carrello velocemente ma soffermiamoci per ogni prodotto, che ci occorre, a leggere la provenienza, la composizione, guardiamone la freschezza, l’imballaggio e la conservazione. Iniziamo dal banco frutta e verdura, guardiamo sempre la provenienza, prediligiamo la frutta e la la verdura di stagione, magari non imballata in involucri di plastica. Le buste preconfezionate, tanto vendute, con insalata, spinaci e altre verdure, gia’ lavate e tagliate, andrebbero evitate, non solo per l’impatto della busta in plastica (derivata dal petrolio), ma perche’ dalle indagini microbiologiche effettuate, contengono un numero di batteri elevatissimo.

Al banco frigorifero, quando scegliamo il latte, prediligiamo quello contenuto in bottiglie di vetro, che preserva meglio la freschezza e l’integrita’ dell’alimento e, inoltre è recuperabile come vuoto. Lo yogurt, che è largamente consumato, nella maggior parte dei casi è contenuto in vasetti di plastica, ricoperti da una chiusura in stagnola, bene, il costo del prodotto tiene conto anche di quello del materiale della confezione, il petrolio da cui deriva la plastica e il carburante per il trasporto dalla fabbrica al distributore. Anche in questo caso sarebbe preferibile acquistare lo yogurt contenuto in vasetti di vetro oppure farlo a casa con una yogurtiera.

Sacchetti di plastica: divieto di circolazione in tutto il mondo

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I sacchetti di plastica sono i principali responsabili dei crescenti danni ambientali in tutti i Paesi della Terra .
La campagna per proibirne l’uso sta di conseguenza prendendo sempre più slancio un po’ ovunque. Vediamo come viene affrontato il problema da una parte all’altra del mondo.
Il Sud Africa, nel maggio 2003, ha vietato l’impiego dei sacchetti di plastica sottili. In Eritrea, Ruanda e Somalia sono stati banditi nel 2005. La Tanzania ha introdotto il divieto totale nel 2006, il Kenia e l’Uganda hanno messo fuori uso quelli sottili a metà del 2007.
Negli Stati Uniti, la città di San Francisco è stata la prima in assoluto a vietarne l’uso nei grandi supermercati e nelle farmacie nel marzo del 2007. Diversi mesi dopo, anche nel resto della California si approvarono leggi che obbligavano i grandi supermercati a riciclare le buste di plastica.