Domenica 3 giugno si svolgerà Voler bene all’Italia, una grande festa nei piccoli comuni, scrigni culturali, di tesori artistici e patrimonio di storia, tradizioni del nostro Paese. Tema principale della nona edizione dell’evento è la vulnerabilità del territorio, e certo in questi giorni dopo il terremoto in Emilia e le scosse in Calabria, è un tema molto scottante nel nostro Paese.
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Ecologia nei Comuni, è boom di impianti da fonti rinnovabili
Con oltre 400mila impianti da fonti rinnovabili, il 95% dei Comuni italiani nel 2011 è passato al green. Il risparmio in CO2 è quasi incalcolabile, mentre i consumi elettrici sono stati per il 26,6% puliti. Il trend positivo è cominciato nel 2000 ma solo negli ultimi anni, complici gli incentivi statali e la maggior divulgazione scientifica, l’apporto delle fonti rinnovabili è arrivata ad essere un “caposaldo del bilancio energetico italiano”.
Sos clima, 29 comuni della provincia di Roma si alleano per ridurre le emissioni
I comuni di medie e piccole dimensioni si confermano spesso un laboratorio di idee ed iniziative sostenibili, fulcro di una nuova intraprendenza green e di una sempre più spiccata attenzione alle tematiche ambientali. Lo testimonia la recente alleanza salva clima siglata da ben 29 comuni afferenti alla Provincia di Roma, uniti sul fronte comune di ridurre le emissioni di CO2. Le cifre target sono sempre quelle ambiziose che ritroviamo anche nei piani dei Grandi, ovvero 20-20, tagliare gli inquinanti del 20% entro la data ultima del 2020.
Legambiente, accorpamento Comuni minaccia futuro dei borghi più sostenibili d’Italia
In questo periodo di crisi economica, sempre più nera, si avverte che tagli e misure d’emergenza non saranno sufficienti a superare le difficoltà, non a lungo termine almeno. In questo modo si aggira semplicemente l’ostacolo ma la mancanza di crescita e la riduzione dei consumi faranno precipitare in un baratro sempre più profondo. Da più parti suggeriscono che la risposta alla crisi non viene dal taglio sconsiderato delle risorse ma da investimenti spostati dal consumismo sfrenato e calibrati e puntati verso un futuro sostenibile, verso mercati verdi che dipendano da risorse che non oscillano come i fossili, su cui si può contare senza guerre e compromessi, come il vento, il sole, il geotermico, le maree.
Alluvioni e frane, rischio idrogeologico per oltre 6.500 comuni italiani
Oggi 22 marzo si celebra la Giornata Mondiale dell’Acqua. La ricorrenza ideale per affrontare non soltanto il problema della crisi idrica e dello spreco di risorse quanto anche i pericoli rappresentati da frane ed alluvioni, provocate nel nostro territorio dal dissesto idrogeologico e dalla mancanza di un’adeguata prevenzione del rischio.
Pensate che sono oltre 6.500 i Comuni italiani che ospitano aree ad alta criticità idrogeologica. Complessivamente si parla di circa 3,5 milioni di persone esposte al rischio di frane ed alluvioni.
A sorprendere è che nel 54% dei casi sono abitazioni civili ad essere costruite dove non dovrebbero e per un inferiore ma comunque largo 19% si tratta di edifici pubblici particolarmente sensibili, come scuole ed ospedali.
Maltempo, a rischio frane il 100% dei Comuni in Calabria
Una radiografia del territorio decisamente sconfortante quella immortalata da Ecosistema Rischio 2010, il rapporto sul rischio idrogeologico dei comuni calabresi realizzato da Legambiente nell’ambito di Operazione Fiumi, campagna di sensibilizzazione e prevenzione organizzata dall’associazione ambientalista in collaborazione con il Dipartimento della Protezione Civile.
La Calabria ospita infatti 409 comuni a rischio frane ed alluvioni ovvero il 100% del totale. L’aspetto più preoccupante è la presenza, nel 26% dei casi, di scuole ed ospedali nelle zone rosse del dissesto idrogeologico. Una gestione dello sviluppo urbano scriteriata, quella della gran parte delle amministrazioni comunali, alla luce di un 83% dei comuni con abitazioni edificate in aree golenali, negli alvei dei fiumi piuttosto che in aree a rischio frana.
Enel e comuni italiani insieme per le smart grids delle città sostenibili
Ancora sulle città sostenibili e sul concept di smart grid. Restiamo sul territorio italiano per occuparci dell’impegno di Enel e del ruolo indiscutibilmente rilevante che l’azienda di servizi energetici è in grado di assumere nell’evoluzione intelligente del contesto urbano. L’Enel ha una presenza molto importante sul territorio, arriva infatti a coprire ben l’85% delle rete nazionale.
A ricordarlo è lo stesso direttore infrastrutture e reti, Livio Gallo, intervenuto ieri a Roma al First Italian Smart City Forum, e sottolineando come l’azienda possa assumere la veste di innovatore tecnologico più di chiunque altro, quasi come processo evolutivo naturale in chiave futuro sostenibile. Buoni auspici che speriamo si concretizzino in piani d’investimento a lungo termine e che Gallo sintetizza in alcune dichiarazioni sui programmi aziendali:
Avendo una presenza molto importante sul territorio (l’85% della copertura della rete nazionale) sentiamo la missione di operare come innovatore tecnologico al servizio del paese, dei cittadini e dei nostri clienti. Per questo da anni siamo impegnati sul tema delle smart grids e oggi anche su quello delle smart cities (città intelligenti), che saranno sempre più importanti per le generazioni future.
Kyoto, al via in Italia il federalismo climatico per 8.000 comuni: chi vuole può!
Per la serie chi vuole può farlo sin da ora, senza aspettare le mosse, lente, lentissime, del Governo, per i Comuni italiani più attenti ai problemi del surriscaldamento terrestre e dell’inquinamento, è arrivato dopo il federalismo fiscale, il federalismo climatico. Gli 8.000 comuni della Penisola potranno decidere di superare addirittura i parametri stabiliti dall’Unione Europea per il 2020, facendo di più, molto di più, e dando un taglio ancora maggiore alle emissioni di CO2.
Il tutto nell’ambito di un’iniziativa lanciata in questi giorni al Galata Museo del mare dal sindaco di Genova Marta Vincenzi, nella sua veste di presidente dell’associazione Anci Ideali, e dal presidente della Università Verde on-line, Alfonso Pecoraro Scanio. La campagna dal titolo “Ottomila comuni per Kyoto-il pianeta è in pericolo: parte il Federalismo climatico” mira a partire dal basso, proprio dai tanti paesi italiani, per smuovere la macchina, ora quasi ferma per via della crisi economica, dell’intervento diretto dei cittadini per frenare i cambiamenti climatici.