terra futura 2012 bioeconomia

Terra Futura 2012, si parla di bioeconomia

terra futura 2012 bioeconomiaQuesta mattina si è aperto Terra Futura, l’appuntamento fiorentino sulla green economy e tutto ciò che riguarda il futuro sostenibile del nostro pianeta, a cui anche Ecologiae ha partecipato. Come anticipato nel post di presentazione, il tema centrale di quest’anno è il lavoro, ma non semplicemente visto da un punto di vista economico, ma soprattutto da quello della economia sostenibile. Per questo è stato introdotto un termine coniato anni fa ma mai entrato effettivamente in voga, che potrebbe guidare il futuro dell’Italia e del resto del mondo: bioeconomia.

Terra Futura 2012, l’economia e l’ecologia si incontrano a Firenze

Economia e lavoro. Questi saranno i due punti fondamentali su cui verterà la prossima manifestazione di Terra Futura, un meeting internazionale che si svolge ogni anno a Firenze, promosso da Acli, Arci, Caritas Italiana, Cisl, Fiera delle Utopie Concrete e Legambiente. Il tema principale di quest’anno sarà come conciliare il ruolo sociale dell’economia con una riconversione ecologica che sembra il modo scelto da molti Paesi per uscire dalla crisi.

Green economy, un settore che non rallenta malgrado la crisi

Se il grande mercato soffre per via della crisi economica di portata globale che ha travolto i Paesi occidentali, mettendo in ginocchio numerose multinazionali, c’è un settore che non conosce decrescita, alimentato proprio dall’esigenza di reinventarsi e trovare nuova linfa oltre che dalla tempestività e dal guardar lontano di chi vi investe che riesce a rispondere a nuove impellenti richieste dei consumatori. E’ quello che vede protagoniste le piccole e medie imprese verdi, pensate che ne sono nate ben 74 mila in un anno nei settori dell’alimentare, soprattutto nel biologico, nella Green economy e nell’Ict.

5 antichi lavori che nessuno sapeva fossero ecologici

tassista

Quando si pensa di ai posti di lavoro ecologici, cosa vi viene in mente? Installatore di pannelli solari, produttore di turbine eoliche, consulente per l’efficienza energetica, specialista per il ripristino degli ecosistemi, e tanti altri nuovi lavori dei cosiddetti “colletti verdi“. Queste sono tutte parti della futura green economy, ma è importante notare che molti posti di lavoro che già esistono da decenni, quando non da secoli, anche se non sono stati pensati per essere ecologici. Essi hanno permesso fino ad oggi un’economia sostenibile, e forse meriterebbero maggiore rispetto. Vediamo di quali lavori si tratta.

1) Sarto. Cotone biologico prodotto in modo sostenibile e altri tessuti naturali o riciclati sono solo una parte dell’eco-abbigliamento. Prima di arrivare al prodotto finito, le materie prime vengono spedite da una parte all’altra del mondo tra le varie fabbriche. Ma se c’è un modo veramente sostenibile per produrre abbigliamento, l’unico è il lavoro del sarto. Si conosce la provenienza sia dei tessuti che della lavorazione, ed anche se il loro costo è mediamente più elevato, sappiamo che indossando un vestito fatto in questo modo, si fa del bene all’ambiente, ed anche a sè stessi perché si sa cosa si indossa.