Pensa come un pesce, non come un uccello. E’ questo quello che hanno tentato di fare alcuni ricercatori americani, i quali hanno tentato di estrarre energia dalle correnti marine. Ma non nel senso classico del termine, ma in maniera del tutto innovativa. Il loro nuovo generatore ispirato ai pesci infatti, funziona anche con un bassissimo movimento della corrente, anche con quello con cui le classiche turbine marine funzionavano poco o per nulla.
I flussi di marea e i movimenti sulla riva generano mediamente 140 miliardi di kw/h all’anno, o se preferite circa il 3,5% del fabbisogno energetico di una nazione grande quanto quella americana (se lo paragoniamo all’Italia la percentuale ovviamente sale di molto). E allora perchè sfruttarne solo una parte quando la natura ce ne offre molto di più?