animali estinti ritornati in vita rospo nano kandyan

Animali estinti ritornati in vita, è la volta del rospo nano Kandyan

animali estinti ritornati in vita rospo nano kandyanCapita spesso che i biologi prendano delle cantonate e diano per spacciate alcune specie, ma per fortuna la vita è più forte di tutto e delle volte alcuni animali ritenuti estinti ritornano dal mondo dei morti. E’ il caso del rospo nano Kandyan, una rarissima specie di anfibio che viveva solo nello Sri Lanka che non veniva avvistato dal lontano 1872. L’IUCN ormai aveva perso le speranze di rivederlo e così lo inserì nel lungo elenco delle specie estinte.

Tre specie a rischio estinzione dalla lista rossa IUCN del 2011

Quello che vedete nella foto è il tarsio dell’isola di Siau (Tarsius Tumpara), in Indonesia, uno dei mammiferi presenti nella lista rossa del 2011 stilata dall’IUCN. Ormai si incontra in un’area davvero molto limitata e la sua popolazione, secondo le stime degli esperti, potrebbe essere calata di oltre l’80% negli ultimi anni. A metterlo a rischio principalmente due fattori: il primo, affatto trascurabile, è che rappresenta una fonte alimentare, viene mangiato per farla breve dalle popolazioni del luogo; il secondo è costituito dalla presenza di un vulcano molto attivo nell’area in cui vive, il Mt. Karengentang, vulcano che occupa, pensate un po’ dunque che impatto ha sulla sua sopravvivenza, oltre la metà del territorio abitato dal tarsio.

Le 5 specie a cui “conviene” la guerra

tigre

Quando si dice che non tutti i mali vengono per nuocere. Il primo impatto su qualsiasi specie che vive in una zona di guerra è terribile. Insieme alle persone ferite o uccise anche gli animali subiscono un destino simile. Mentre per alcune specie una zona di conflitto non è un posto per vivere, per altre, grazie all’assenza improvvisa in vaste aree dell’uomo, l’esistenza comincia a diventare un tantino più semplice. Quella che viene prima alla mente è la tigre, che trova cadaveri di cui nutrirsi per il più facile dei pasti, ma non è solo questo a fare la differenza.

Queste 5 specie, nei decenni scorsi, hanno prosperato mentre gli esseri umani erano impegnati a lottare tra di loro. E chissà che non sperino che le battaglie durino ancora per molto.

1. Tigri. Un caso storico ci riporta alla guerra del Vietnam. Mentre le forze statunitensi distruggevano vaste aree di foreste per stanare i guerriglieri, studi post-guerra mostrano che le zone che non sono state toccate hanno permesso il prosperare di diverse specie animali, tra cui la tigre:

Le tigri (Pantheris tigris), a quanto risulta, hanno imparato che lasciar combattere (gli uomini) avrebbe prodotto cadaveri con cui alimentarsi. Dopo la guerra, i biologi sul campo tornati nelle foreste del Vietnam hanno trovato un numero incredibile di specie che era sopravvissuto alle turbolenze, compreso l’appena scoperto muntjac gigante (Muntiacus vuquangenesis, una specie di cervo) ed il bue Vu Qang (Pseudoryx nghetinhensis).

Barometro della vita: costi e metodi per salvare le specie in via d’estinzione

rana dagli occhi rossiPer la prima volta gli scienziati hanno effettuato una stima di quanto costerebbe conoscere lo stato di conservazione di milioni di specie, alcune delle quali devono ancora essere identificate. Il prezzo è 60 milioni di dollari, secondo un team di scienziati, compresi quelli dell’IUCN e del Conservation International, che hanno presentato lo studio sulla rivista Science in un articolo intitolato “Il Barometro della Vita”.

Le nostre conoscenze sulle specie e sui tassi di estinzione è ancora scarsa, e questo ha conseguenze negative per il nostro ambiente e l’economia. Ampliando l’attuale Lista Rossa IUCN delle specie minacciate per includere fino a circa 160.000 specie ben scelte, avremmo un buon barometro per influenzare le decisioni a livello globale

dice Simon Stuart, presidente della IUCN’s Species Survival Commission. Ad oggi, quasi 48.000 specie sono state valutate nella Lista Rossa IUCN, che costa circa 4 milioni di dollari ogni anno. La maggior parte di questo lavoro è svolto da migliaia di volontari in tutto il mondo.

Uccelli: la lista rossa si allunga, il cambiamento climatico colpisce ancora

gorgeted-puffleg-uccelli-lista-iucn-rischio-estinzione

Si aggiungono nuove specie di volatili alla Lista Rossa dell’IUCN, l’International Union for Conservation of Nature. L’ultima stima effettuata sulla popolazione di uccelli di tutto il mondo ha infatti rivelato un aumento degli esemplari che rischiano l’estinzione. Nel libro nero ci sono circa 1.227 specie appartenenti al “regno dei cieli”. La minaccia per loro è  ancora una volta determinata dai cambiamenti climatici in corso o dagli stravolgimenti territoriali operati dall’uomo, che devastano interi ecosistemi, minacciando la sopravvivenza di molte specie viventi.

BirdLife International, che ha condotto la ricerca per conto dell’IUCN, ha potuto verificare che il 12% delle specie dei volatili sarebbe a rischio. La buona notizia è che queste specie potranno ancora essere salvate, non appena si darà il via ad una serie di azioni volte a proteggerne e a garantirne la sopravvivenza.
La Lista Rossa IUCN ora elenca nella fascia più alta di rischio 192 specie di uccelli, due in più rispetto all’aggiornamento più recente che risale allo scorso anno.