Rinoceronti, per salvarli si tenta con le tecnologie militari

di Redazione 1

I rinoceronti sono in pericolo di estinzione? Scatta l’emergenza e scendono in campo i militari. L’ha deciso il Governo del Sudafrica, una delle ultime roccaforti mondiali di questa specie in pericolo, che ha annunciato di voler utilizzare le tecnologie di ultima generazione, utilizzate nel campo militare, per tentare di salvare gli ultimi esemplari dall’estinzione.

L’obiettivo principale è evidente: utilizzare le tecniche di individuazione del nemico per bloccare i bracconieri ed evitare che ammazzino ancora come lo scorso anno, il più nero nella storia dei rinoceronti. L’attrezzatura servirà anche per individuare i traffici di animali protetti, come ad esempio i percorsi dei camion di chi effettua il traffico illecito di fauna.

Le apparecchiature di sorveglianza comprendono radar di inseguimento, telecamere in grado di rilevare il movimento in un raggio di 24 km, telecamere termiche (sensibili al calore) e rilevatori di comunicazione che possono coprire una vasta gamma di segnali come telefoni cellulari, telefoni satellitari e le radio VHF. Gli inseguitori radar possono essere montati su torrette fisse per coprire la zona più ampia possibile di una riserva, e possono anche essere montati su dispositivi mobili come i veicoli terrestri, o gli aerei senza equipaggio. Concludono l’arsenale i sensori interrati e quelli di disturbo della recinzione per captare anche la minima vibrazione, e le classiche telecamere per la videosorveglianza.

Questa apparecchiatura militare standard non permette a nessuno, sia a piedi, che in qualsiasi veicolo o addirittura per via aerea, l’ingresso inosservato nella zona protetta

ha affermato Leslie Steenkamp che ha organizzato l’operazione. Questo dispiegamento di mezzi, oltre ad essere una buona esercitazione militare, servirà anche per la tutela di altre specie in pericolo presenti nelle aree come il cane selvatico e l’abalone che sono altri due trofei di caccia ambiti. Ed anche se queste attrezzature sono nate per scopi bellici, siamo contenti che per una volta vengano usate per un fine positivo.

[Fonte: Health24]

Photo Credits | Thinkstock

Commenti (1)

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