Biodiversità, nasce un ecomuseo nelle Marche

di Redazione 2

Primo nel suo genere nella regione Marche, l’Ecomuseo dei Vissuti e dei Saperi dei Monti Sibillini è nato ieri a Montalto di Cessapalombo, grazie alla partnership siglata tra diverse realtà territoriali ed ambientalisti tra cui l’Ente Parco Nazionale dei Monti Sibillini ed il WWF. La mission di questo nuovo museo è promuovere una cultura di tutela della biodiversità e dello sfruttamento sostenibile delle risorse naturali.
Perché un ecomuseo dei vissuti? Perché attori principali sono quegli antichi saperi e quelle memorie di anziano che rischiano di andare perdute proprio come le tante specie in via d’estinzione a causa di un know-how dimenticato, quello che riusciva a trarre sostentamento dalla terra e dagli animali, dalle piante, nel rispetto delle stagioni, dei tempi, del suolo, in un’integrazione equilibrata con la natura.

Come ci ha spiegato Franco Ferroni, che per il WWF Italia si occupa di Biodiversità, Aree Protette ed Agricoltura:

L’Ecomuseo dei Vissuti e dei Saperi dei Monti Sibillini è un ulteriore esempio di come la PAC, attraverso l’Asse Leader del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Marche, può contribuire alla conservazione della biodiversità attraverso il coinvolgimento delle comunità rurali.

Già, la PAC, la Politica Agricola Comune di cui si fa un gran discutere alla vigilia della presentazione della riforma della Commissione UE, con più di una remora espressa a riguardo dallo stesso WWF che teme sia semplicemente dipinta di verde e poco sostenibile nei fatti. Quello che invece servirebbe, come testimoniano iniziative simili, è il diretto coinvolgimento degli attori rurali nella conservazione e tutela del territorio. Ad esempio, l’Ecomuseo, per rimanere in tema, sarà gestito tecnicamente dalla Società Agricola La Quercia della Memoria che da tempo opera nel rispetto di biodiversità e paesaggio e dunque sa bene come coniugare produzione e natura senza stravolgere gli equilibri ecosistemici. Domenica 23 ottobre, nell’ambito di Biodiversamente, l’ecomuseo sarà accessibile al pubblico gratuitamente.

Commenti (2)

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