WWF, assegnati i “Panda d’oro” 2010

di Redazione Commenta

Si sono tenute ieri le celebrazioni per i cosiddetti Oscar dell’Ambiente assegnati dal WWF a persone ed enti che si sono maggiormente impegnati nella tutela della natura e della biodiversità. Il riconoscimento del Panda d’oro va a tre parchi italiani che si sono prodigati per la salvaguardia di alcune specie in via d’estinzione.

In particolare ad essere premiati sono stati l’Ente Parco Nazionale dei Monti Sibillini, che ha avuto il merito di reintrodurre nalla Regione Marche 13 camosci appenninici; l’Ente Parco Naturale Regionale di Montemarcello-Magra in Liguria che ha costruito delle vasche speciali per salvaguardare l’ululone, un piccolo rospo in pericolo di estinzione; e l’Ente Parco Regionale Migliarino San Rossore Massaciuccoli, che ha restaurato le dune e le zone umide di due aree molto importanti, le quali hanno ricevuto l’attestazione Sic (Siti di Importanza Comunitaria) che si trovano lungo la costa toscana.

A ricevere il premio, consegnato nella sede della Commissione Europea di Roma, si sono succeduti anche la nota conduttrice televisiva di Report, Milena Gabanelli, grazie ai servizi della sua trasmissione sui reati ambientali e sulla tutela ambientale; il procuratore di Paola, Bruno Giordano, che ha combattuto il traffico di rifiuti pericolosi avvenuto sulle coste calabresi; e gli agricoltori pugliesi di I Giganti del Mediterraneo che si sono prodigati nella coltivazione di ulivi monumentali (2.500 anni di età).

I parametri per i quali sono stati assegnati questi premi sono descritti dallo stesso WWF. Il riconoscimento va infatti a coloro che

hanno realizzato le migliori “buone pratiche” per la tutela dei nostri habitat e specie più preziosi, dimostrando come, a pochi giorni dall’approvazione di una Strategia nazionale sulla biodiversità attesa da 16 anni e mentre è in corso la Conferenza internazionale di Nagoya, c’è chi già opera nei fatti con progetti innovativi per garantire la conservazione della biodiversità in Italia.

Stefano Leoni, presidente del WWF Italia, ha definito “Paladini della biodiversità italiana” le organizzazioni e le persone premiate, un esempio per i cittadini ed i Governi, in attesa che, al meeting di Nagoya, si riesca a trovare un accordo sugli obiettivi globali per proteggere e risollevare le specie in pericolo. Riconoscimenti che valgono ancora di più nell’anno dedicato alla biodiversità, e che servono da stimolo al Governo per finanziare la ricerca a favore della conservazione della natura. Per questo il WWF ha lanciato l’appello Metti in conto la natura a cui tutti possiamo partecipare.

[Fonte e foto: WWF]

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