Cavalluccio marino a rischio estinzione perché afrodisiaco

di Redazione Commenta

animali a rischio estinzioneSpesso sono i cambiamenti climatici, i disastri ambientali, l’inquinamento a mettere a rischio la salute e la sopravvivenza delle specie animali e vegetali di tutto il mondo. Questa volta è l’uomo direttamente che sta mettendo a repentaglio la vita dei cavallucci marini perché ritenuti un potente afrodisiaco. Difatti essiccato e grattugiato, il cavalluccio marino, viene consigliato dai medici cinesi per accrescere il desiderio sessuale.

L’Hippocampus, o cavalluccio marino come viene comunemente chiamato, è tra le molte specie minacciate nel nostro Pianeta e viene tutelato dal protocollo CITIES (Convention on International Trade in Endangered Species of Wild Fauna and Flora), una convenzione sul commercio internazionale sugli animali a rischio estinzione ideata nel 1960 e che oggi protegge più di 30.000 specie di animali e piante, se commercializzate come esemplari vivi, pellicce o erbe secche.

Nel Mediterraneo vi sono solo due specie di cavallucci marini, ma nel mondo se ne contano 50 diverse specie; minacciate prevalentemente dall’inquinamento delle coste, dalla pesca a strascico, e ora anche dalla medicina cinese. Nelle acque asiatiche, in particolare, i cavallucci marini sono minacciati da due fenomeni, uno del tutto naturale: il Nino che ogni stagione nel Pacifico causa la morte di centinaia di esemplari di Hippocampus, e la medicina cinese tradizionale. Secondo la quale, difatti, il povero cavalluccio marino è un potente afrodisiaco. Per questo viene cacciato ed essiccato per essere poi consumato sui cibi e scatenare, a loro detta, il piacere sessuale. Al di là della veridicità dell’affermazione, forse si potrebbero preferire farmaci e rimedi non naturali per migliorare le prestazioni sessuali di alcuni individui a discapito dell’esistenza stessa di un’intera specie di pesciolini. Come sempre il buon senso, oltre alla conoscenza scientifica approvata da diversi studi internazionali, dovrebbero imporre un loro atile di vita che sia per tutte le specie e non per il divertimento, in questo caso, di una singola.

[Fonti: Ansa; CITIES]

[Photo Credit | Thinkstock]

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