Cina, l’inquinamento costringe i bagnanti ad indossare la maschera (gallery)

di Redazione Commenta

cina inquinamento bagnanti mascheraÈ arrivata l’estate anche in Cina. E proprio come da noi, anche i cinesi vedono come migliore rimedio contro il calore passare qualche ora in spiaggia ed ottenere un po’ di refrigerio immergendosi in acqua. Rispetto alle nostre spiagge però c’è una piccola differenza: i cinesi devono fare i conti con il massiccio inquinamento che hanno causato in tutti questi anni e che adesso si vedono costretti a pagare. Le immagini che arrivano da Qingdao, una provincia nel Nord della Cina, sono agghiaccianti.

Le alghe hanno invaso le spiagge tanto che non sembra più mare con dentro alghe, ma alghe con qualche goccia di mare. Le foto dei bagnanti sono imbarazzanti. Si vedono infatti persone che emergono da un bagno di vegetazione tanto fitta che sembrano essere in piena campagna, quando in realtà sono in mezzo al mare. Il fenomeno delle alghe, unito all’inquinamento, comporta anche una maggior presenza di insetti e meduse, e così il rischio di venire punti, e magari contrarre qualche malattia, è talmente elevato da costringere i bagnanti a presentarsi in spiaggia…mascherati.

Dalle foto che vedete di seguito infatti si nota come dei semplici bagnanti che di certo non hanno intenzione di fare immersioni subacquee sono costretti a presentarsi in spiaggia in muta, in modo da evitare punture spiacevoli, e coprirsi la faccia con una maschera che assomiglia ad una cuffietta da piscina, solo che copre l’intera superficie della testa. La scena ricorda un po’ le immagini a cui siamo ormai abituati delle strade cinesi dove, per contrastare il fortissimo inquinamento, le persone sono costrette a camminare con il volto sempre coperto se non vogliono respirare chili e chili di particelle sottili.

Quello che sta avvenendo in questi giorni a Qingdao è molto simile. Questa è la dimostrazione di ciò che può succedere quando si “violenta” la natura: se ne paga sempre il prezzo. Il mondo è avvisato, vedremo se gli altri Paesi prenderanno provvedimenti in tempo per evitare di vedere queste scene anche sulle proprie spiagge.

Photo Credits | Getty Images

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