Il cnr contro le eco-mafie: possibile la tracciabilità dell’immondizia

di Redazione 2

Uno dei maggiori business delle mafie, come abbiamo potuto vedere recentemente in Campania, è sicuramente il commercio illegale di rifiuti. Secondo l’Europol ogni anno sono 20 milioni le tonnellate di rifiuti che vengono smaltiti illegalmente, con conseguenti danni all’ambiente. Questo smaltimento comporta un giro d’affari di 22 miliardi di euro, un regalo alle eco-mafie che la giustizia non è più intenzionata a sopportare.

Per questo, tra le varie idee al vaglio della Commissione Europea per tentare di bloccare questi traffici, ce n’è anche una italiana. Più precisamente è stata “partorita” dal Cnr di Bari, e comporta la recente tecnologia del gps, in grado di monitorare lo spostamento dell’immondizia.

In particolare, stando ai dati forniti da Vito Felice Uricchio, ricercatore dell’Istituto di ricerca sulle acque, si possono utilizzare dei dispositivi chiamati Rfid (Radio frequency identification), delle microspie in grado di trasportare duemila byte di dati che segnerà l’itinerario dei percorsi di carico e scarico dei rifiuti.

Questo aggeggino verrebbe installato sui camion addetti al trasporto dei rifiuti. Esso è in grado di riferire in tempo reale sulla posizione del veicolo, sulla rotta ed anche sulle variazioni di peso, per segnalare quando il vettore è carico o ha già scaricato. In questo modo sarà possibile individuare il percorso che i camion fanno e, se si noterà che si alleggeriscono tutti in un punto che non prevede una discarica autorizzata, scatterebbero subito i controlli e il sequestro della discarica. Naturalmente sarebbe molto più facile risalire ai responsabili e bloccare questo giro d’affari.

Secondo Giuseppe Cavarretta, direttore del dipartimento Terra e ambiente del Cnr:

Nel nostro Paese, c’è ancora molto da fare nel settore dei rifiuti. Spetta alla comunità scientifica sviluppare la conoscenza per favorire la rapida applicazione di nuove tecnologie.

Quelle tecnologie che da più parti sono richieste per risolvere i tanti problemi che ha l’Italia, ma anche l’Europa, ma che inspiegabilmente trovano degli ostacoli burocratici che fanno arricchire solo i disonesti.

Commenti (2)

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