Individuato il più potente gas ad effetto serra

di Redazione 1

condizionatori

I gas serra contenenti molecole di fluoro sono tra i più nocivi per l’ambiente perché intrappolano il calore della Terra nell’atmosfera in modo più efficiente, secondo un nuovo studio della NASA. Qui gli scienziati hanno analizzato decine di composti di gas ad effetto serra e li hanno classificati come agenti del riscaldamento globale per creare le linee guida in modo da minimizzare il fenomeno.

L’obiettivo serve alle aziende chimiche come linee guida durante la creazione di potenti gas ad effetto serra, come i perfluorocarburi (PFC) e gli idrofluorocarburi (HFC), che sono utilizzati in oggetti di uso quotidiano come i condizionatori d’aria.

Lo studio, pubblicato sulla rivista Proceedings della National Academy of Sciences, ha scoperto che le sostanze chimiche che contenevano fluoro erano dei gas ad effetto serra molto più forti di quelli che contengono cloruro di idrogeno, come PFC, HFC e clorofluorocarburi (CFC), che sono stati considerati responsabili della distruzione dello strato di ozono. I ricercatori hanno in particolare esaminato come il numero e la disposizione degli atomi di fluoro all’interno di una molecola chimica influenzi la sua potenza come gas serra.

Una volta che abbiamo scoperto le proprietà molecolari che causano l’assorbimento del calore irradiato in modo più efficiente, siamo stati in grado di progettare strategie per minimizzare il contributo dei materiali al riscaldamento globale

ha spiegato il co-autore dello studio Timothy Lee, capo della ricerca spaziale e della Divisione Astrobiologia della NASA, all’Ames Research Center di Moffett Field, in California. Lee e colleghi hanno esaminato cinque classi di composti fluorurati perché sono molto efficienti nell’intrappolare il calore. I ricercatori hanno classificato i prodotti chimici per la loro efficienza in questa funzione, conosciuta come “efficienza della molecola radioattiva“, per determinare quali sostanze chimiche sono state le più dannose.

Ridurre semplicemente il numero di atomi di fluoro non è sufficiente per ridurre l’impatto ambientale di una sostanza chimica. Lo studio fa raccomandazioni specifiche circa l’orientamento e il numero di molecole di fluoro all’interno dei gas serra. Lo screening per una sostanza chimica e l’efficienza della molecola radioattiva diventano così un ulteriore vincolo per le società che producono gas ad effetto serra, le quali sono ora costrette a prenderle in considerazione nel processo di progettazione, sperano gli autori.

Fonte: [Livescience]

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