Finito il tempo del pollaio della nonna e delle
uova fresche, anche se in molti paesini negli
hinterland, qualche
gallina nostrana resiste ancora. Oggi le
uova che giungono sulle nostre tavole provengono da
galline allevate in batteria, e forse in pochi immaginano le gravi sofferenze a cui sono sottoposti questi volatili.
Ammassate una sull’altra per uno o due anni in piccole gabbie di ferro, poco più grandi di un foglio A4, in capannoni con fila infinite di gabbie, una uguale all’altra.
Eppure per ottenere le
uova non è necessario uccidere, maltrattare, ma la legge del
profitto governa ancora.
Le galline imprigionate per tutta la vita e costrette a produrre continuamente uova, perdono infatti
calcio, utilizzato per formare il guscio, e sviluppano una grave forma di
osteoporosi, denominata “
sfinimento della gallina ovaiola“.
Prive di
calcio, non riescono più a muoversi e restano paralizzate a vita, morendo di
fame a poca distanza da
acqua e
cibo.
Un destino terribile.
Senza contare che alle
galline in batteria viene tagliato il becco con una macchina dotata di una lama rovente, una o due volte nella loro vita, per evitare che si becchino con le altre. I dolori sono pari a quelli che proveremmo noi se ci tagliassero un braccio, senza
anestesia di sorta.
In tutto questo l’avido uomo risparmia nel
cibo, le sfrutta per produrre più uova possibili, e guadagna molto più che tenendo le galline allo stato brado.
Ma
l’uovo da galline libere è diverso, non viene da animali frustrati e tormentati, perchè la gallina è un
animale fatto per razzolare e vivere all’aria aperta, beccando tutto il giorno alla ricerca del suo cibo naturale.
Per questo, vi invito, anche se costano qualche centesimo in più, a preferire nella vostra
spesa le uova da galline libere.
A questo proposito, oggi la lega Antivivisezione (Lav) consegnerà il premio europeo “
Good Egg 2008” al sindaco di Argelato. Questo riconoscimento viene assegnato dalla
Compassion in World Farming, la maggiore associazione internazionale a tutela del benessere degli animali. All’iniziativa hanno partecipato la
Lav e tutti quegli enti e quelle aziende che in
Europa hanno smesso di usare
uova di galline allevate in batteria.
Il premio è stato vinto anche dal comune di Verucchio (Rimini) e dai ristoranti NaturaSì.
Al sindaco di Argelato il riconoscimento è arrivato per via dell’iniziativa prevista nelle mense scolastiche di usare solo prodotti biologici, incluse le uova da galline libere.
Good Egg 2008 è andato anche a McDonald’s Europa e Unilever, che impiegano uova da galline allevate all’aperto.
Vorrei portare una mia esperienza. In provincia di parma l’Allevamento Biologico Podere la Massera alleva le galline secondo i dettami ed i ritmi della natura. Libere di girare per i 40 ettari di terreno vivono all’aperto senza particolari costrizioni. E’ possibile acquistare le uova biologiche al Mercato del Bilogico di Parma che si tiene ogni sabato mattina.
http://turismointelligente.it/2009/07/22/uova-biologiche-allevamento-biologico-podere-la-massera/
abito in campagna ed ho dieci galline libere che mi danno tante uova per me,le mie figlie e amici vorrei acquistare galline da un allevamento destinate alla macellazione alla modica spesa di due e cadauna aumentanto il numero delle mie galline cosa mi consigliate.
Dopo l’aviaria bisogna stare molto attenti con le galline libere… comunque se te la senti di espandere il pollaio e hai il tempo per prendertente cura come si conviene, non ci sono controindicazioni.
Dopo aver letto l’articolo ci terrei a precisare un paio di cose.
Le galline non sono costrette a produrre continuamente uova ma lo fanno naturalmente come quelle allevate in ambienti diversi dalle gabbie. Tutte le galline perdono calcio, utilizzandolo per formare il guscio, quello che qui viene chiamato “sfinimento della gallina ovaiola“ in realtà si verifica in pochissimi casi poichè il calcio viene restituito all’animale attraverso l’alimentazione, e gli allevatori non hanno nessun guadagno a non farlo poichè è nel loro interesse che la gallina si trovi sempre nelle migliori condizioni.
Senza contare che il debeccaggio è totalmente indolore se eseguito correttamente poichè asporta soltanto la parte cornea del becco ed equivale al nostro tagliarsi le unghie.
grazie Giulia per le tue precisazioni
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