I fuochi d’artificio ecocompatibili

di Redazione 3

I fuochi d’artificio che illuminano il cielo di bagliori scoppiettanti e giochi di luce potrebbero diventare presto ecologici, non appena i ricercatori finiranno di rivedere la chimica che ne è alla base, apportando i dovuti cambiamenti.

I razzi di segnalazione degli antichi romani generalmente impiegavano il perclorato di potassio per accelerare il processo di combustione di carburante che li guidava.
Nel momento in cui bruciavano il perclorato avrebbe dovuto estinguersi totalmente, ma spesso la reazione finiva prima che si fosse del tutto esaurito, provocando delle scie chimiche.
L’eccesso di perclorato è usato molto spesso anche per i fuochi pirotecnici.


Questi residui, secondo una ricerca riportata sulla rivista Chemical & Engineering News possono essere un problema per la salute umana, dal momento che inibiscono il funzionamento della ghiandola tiroidea.

Un’ulteriore studio effettuato nel 2007 dall’US Environmental Protection Agency ha misurato i livelli di perclorato in un piccolo lago dell’Oklahoma, dove ogni anno il quattro di luglio si svolgono i consueti fuochi d’artificio. Entro 14 ore dallo spettacolo pirotecnico, la percentuale di perclorato nelle acque era di 1000 volte superiore a quella registrata normalmente.

I chimici stanno perciò cercando un altro modo di scatenare la stessa reazione alla base dei fuochi, utilizzando però composti con un alto tasso di azoto per fornire l’energia necessaria alla combustione.
Impiegare l’energia che scaturisce dalla rottura dell’azoto significherebbe diminuire la quantità di perclorato necessaria a far scaturire i giochi pirotecnici in cielo.

Perclorato in meno significa anche meno fumo, che a sua volta significa un minor numero di agenti coloranti, che di solito sono i metalli pesanti come stronzio, bario e rame, che sono necessari per stupire con giochi di luce particolari.

Un altro composto nei fuochi d’artificio ecologici, la nitrocellulosa, non rende necessaria la presenza di perclorato per ottenere gli effetti luminosi.
Darren Naud, esperto dei DMD systems, ha dichiarato sul Chemical & Engineering News:
La nitrocellulosa è probabilmente uno dei migliori ingredienti con una minor quantità di fumo emessa.
Brucia con poco fumo e non c’è alcuna caduta di residui di combustione dannosi per la salute.
C’è solo biossido di carbonio, acqua e azoto.
Alcuni di questi fuochi d’artificio ecocompatibili così composti vengono già utilizzati nei fuochi pirotecnici durante i concerti, sia all’aperto che in luoghi chiusi.

Commenti (3)

  1. dieci minuiti di fuochi all’anno in una località non possono essere causa di gravi danni permanenti, ci sono cose ben peggiori, non facciam ridere…

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