Le migliori tecnologie per un pianeta pulito/3

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turbine offshore

Oggi ci occupiamo di produzione energetica pulita e a basso costo e di veicoli a basse emissioni. Molte di queste tecnologie sono già disponibili, dunque se avete intenzione di fare qualche investimento intelligente, prendete carta e penna:

Turbine eoliche galleggianti: le turbine eoliche offshore convenzionali sono fissate al fondale con un pilone con un gigantesco spessore. Questo limita il loro uso nelle acque poco profonde, ma i venti più forti sono spesso molto al largo, dove l’acqua è profonda. Allora perché non lasciare che la turbina galleggi come una barca ancorata al fondale con delle enormi catene? Nel mese di giugno, Hywind, ha ancorato a 10 chilometri al largo della costa norvegese 2,3 megawatt di turbine galleggianti in 200 metri d’acqua. La sperimentazione è iniziata questo mese.

Fusione più intelligente: un nuovo metodo di fusione dell’alluminio potrebbe contribuire a tagliare il consumo di un processo che utilizza il 2% di tutta l’elettricità generata nel mondo. Oggi si fa passare la corrente elettrica attraverso l’ossido di alluminio fuso e si circonda tutto il materiale fuso con un campo magnetico generato da un elettromagnete a corrente continua, il quale mantiene la corrente all’interno del fuso. Sergei Molokov dell’Università di Coventry, UK, suggerisce di sostituire la corrente continua con corrente alternata. Egli afferma che questo porterebbe a una riduzione del 20% dell’energia utilizzata per il processo. E’ ancora in fase di sviluppo.

Ascensori ibridi: dopo le auto e le moto, perché non fare anche gli ascensori ibridi? Il processo che consente di recuperare energia quando si preme il freno dei veicoli ibridi potrebbe ridurre drasticamente il consumo energetico degli ascensori. Una nuova generazione di ascensori sviluppata da Otis Elevator di Farmington, Connecticut, usa motori elettrici al posto delle pastiglie dei freni per fermarsi e recuperare il 25% del fabbisogno del sistema energetico per gli edifici alti. È possibile tagliare il fabbisogno energetico di un ulteriore 50%, secondo la società, se si usassero motori altamente efficienti a velocità variabile e cinghie in acciaio al posto di cavi e attrezzi. Nel Connecticut tale tecnologia è già disponibile.

Celle solari trasparenti: come si fa a creare elettricità da fonti rinnovabili nei centri urbani affollati che non hanno il tetto per le celle fotovoltaiche? Facile: attaccando celle solari trasparenti su ogni finestra. Le celle in silicio convenzionali bloccano troppa luce, ma le celle solari sviluppate da Konarka, con sede a Lowell, nel Massachusetts, sono costituite da sottili strati di polimeri organici e hanno elettrodi trasparenti. Esse possono inoltre essere stampate come fogli di plastica, in modo da poter eventualmente essere molto meno costose delle celle in silicio. Un ufficio al 50esimo piano potrebbe generare circa la metà del suo fabbisogno energetico dal sole, risparmiando fino a 2000 tonnellate di CO2 all’anno.

Auto con volano: alcuni veicoli usano dei volani per immagazzinare energia dalla frenata e riutilizzarla in fase di accelerazione, tagliando il combustibile necessario per accelerare. Tuttavia, questi dispositivi tendono ad essere grandi e pesanti. I sistemi Flybrid, con sede a Silverstone, Regno Unito, hanno progettato un piccolo volano leggero che utilizza fibra di carbonio e gira al triplo della velocità dei volani tradizionali. Questo dovrebbe rendere il sistema Flybrid meno costoso e più facile da inserire all’interno dei veicoli. Flybrid sta attualmente sviluppando un sistema per una berlina Jaguar, che si prevede dovrebbe ridurre il consumo di carburante di circa il 20%. E’ però ancora in fase di sviluppo.

Celle a combustibile senza platino: rispetto ad una vettura con un motore a combustione interna, uno alimentato da una cella a combustibile a idrogeno potrebbe risparmiare 2,4 tonnellate di emissioni di CO2 l’anno. Il problema è che una cella a combustibile convenzionale richiede circa 2.000 dollari a causa del catalizzatore di platino. Chris Pickett della University of East Anglia a Norwich, Regno Unito, suggerisce di costruire versioni di sintesi dell’enzima idrogenasi di atomi di ferro e zolfo senza platino come catalizzatore. Il ferro costa un millesimo rispetto al platino, il che significa avere una cella a combustibile molto più economica.

A domani per le altre tecnologie verdi.

Fonte: [New Scientist]

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