Nokia brevetta il telefonino che si ricarica con il movimento

di Redazione 1

cellulari nokia

Finora la ricarica cinetica per i telefoni cellulari è stata confinata al regno del caricabatterie esterno e ai disegni per i telefoni dal concetto futuristico. Ma ora la Nokia sembra avere ideato un materiale piezoelettrico per la ricarica che potrebbe diventare sul serio il futuro dei cellulari. La società ha depositato un brevetto per un telefono cellulare che si ricarica con il movimento. Di certo la miglior energia rinnovabile possibile.

Sulla domanda di brevetto si legge:

Una batteria di un dispositivo elettronico è contenuta all’interno di un frame accoppiato ad un secondo frame da uno o più elementi piezoelettrici. Il secondo frame è accoppiato ad un telaio del dispositivo di uno o più ulteriori elementi piezoelettrici. In risposta al movimento e/o alla rotazione del dispositivo elettronico, porzioni di forze indotte dalla massa delle batterie sono trasferite agli elementi piezoelettrici. La produzione di energia elettrica da questi elementi piezoelettrici è ricevuta in un controllore di potenza e può essere applicata alla batteria. Ulteriori componenti del dispositivo possono anche essere contenuti nel primo frame in modo da aumentare la massa totale che induce le forze applicate agli elementi piezoelettrici.

Riassumendo si intuisce che Nokia creerebbe un telefono cellulare con i componenti più pesanti in modo tale da aumentare la forza del movimento quando il cellulare viene spostato. Così quando l’utente passeggia o semplicemente urta il telefono cellulare, i frame strisciano contro i piezoelettrici, alla fine di ogni binario e generano una corrente che, indotta in un condensatore, mantiene la batteria del telefono carica.

Non sarebbe una soluzione definitiva per mantenere carica le batterie, ma è un modo per integrare abbastanza energia con quella ottenuta tramite la presa di corrente, riducendo il consumo energetico. Poi ovviamente più l’utente è attivo e più energia risparmia.

Sottolineando che questa potrebbe essere la soluzione ideale per le persone nelle nazioni in via sviluppo con accesso limitato all’elettricità, come in Africa, India e nelle altre economie emergenti, in cui per ricaricare un cellulare bisogna recarsi all’unica centrale elettrica nei dintorni, distante dei chilometri, questa innovazione potrebbe anche convenire enormemente al mondo Occidentale, dato che si risparmierebbero diversi megawatt ogni giorno, e sarebbe anche un incentivo a muoversi di più.

Fonte: [Treehugger]

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