Non credete nelle rinnovabili? Ecco 10 miti che vi faranno cambiare idea

di Redazione 4

Si chiama “Ten technologies to save the planet” ed è il libro che, si spera, faccia cambiare idea ai tanti scettici dell’ecologia, ed in primo luogo sulle energie rinnovabili. Scritto dal britannico Chris Goodall, esperto di energie rinnovabili, sta per uscire in tutto il mondo. Si tratta di un decalogo di tutte le dicerie e i classici “miti” di cui molti sono convinti, ma che purtroppo sono tutti completamente o in parte falsi, e che per questo vanno sfatati. Eccoli riassunti da Repubblica, e che Ecologiae vi riporta:

1) L’energia solare non è troppo costosa. Si può pensare il contrario prendendo in considerazione le vecchie tecnologie, quelle con pannelli enormi e costosi, ma con quelle nuove (e su questo sito ne trovate tante) le alternative sono molteplici, e soprattutto a costi più bassi.

2) Non è vero che i pannelli solari sono poco efficienti. Ci si è fermati ai modelli vecchi che avevano un’efficienza del 10% circa. Oggi già siamo arrivati al doppio, e se la ricerca dovesse andare avanti, chissà a che punto arriveremmo.

3) Non è vero che l’energia eolica sia inaffidabile. Infatti in alcuni periodi dell’anno in Spagna produce ben il 40% del fabbisogno nazionale di energia elettrica, e senza godere degli investimenti destinati ad altri tipi di produzione.

4) Anche l’energia marina è conveniente. Basti pensare che, oltre ad essere una delle poche ad essere sempre presente, può dar da sola energia alle città costiere, come già avviene in Portogallo e Irlanda del Nord.

5) Le centrali nucleari non sono le più economiche. Infatti senza nemmeno prendere in considerazione i rischi, il costo iniziale delle centrali nucleari è il più elevato di tutti, e i costi di manutenzione sono incalcolabili, perchè la messa in sicurezza di una centrale nucleare dev’essere maggiore di tutte le altre.

6) Le auto elettriche non sono nè brutte nè lente. Infatti Danimarca e Israele si stanno attrezzando per fare in modo che il 100% delle automobili circolanti in quei Paesi sia elettrico in futuro.

7) I biocarburanti non sono distruttivi per l’ambiente.

8 ) Le case ad emissioni zero sono costose, ma non impossibili. Infatti se costruirle in maniera tale che non emettano gas nocivi è molto costoso, sarebbe molto più economico tentare almeno di ridurre le emissioni come avviene già in Germania.

9) Le stazioni elettriche non devono essere grandi per essere efficienti. Infatti stanno prendendo piede le microstazioni.

10) Non è vero che bisogna puntare solo sull’alta tecnologia, ma è proprio la bassa tecnologia, quella delle microscoperte come quelle che hanno portato, ad esempio, ad una maggiore efficienza dei pannelli solari, su cui bisogna puntare nel futuro, ovviamente a costi di gran lunga più bassi.

Fonte: [Repubblica.it]

Commenti (4)

  1. No dai, i post tappabuchi di Repubblica no, per favore, sono a valore informativo negativo!

    1. dici? Faremo tesoro del consiglio 😉

  2. Scusate, non volevo essere negativo eh…. per la parte costruttiva suggerisco di tenere d’occhio Greenreport ad es. 🙂
    O al limite prendete dal Sole24Ore, che ha un impatto migliore dato che stronca questa insulsa polarizzazione politica (prettamente italiana, ed i risultati si vedono).

    Però “I biocarburanti non sono distruttivi per l’ambiente.” oltre a non avere molto senso logico (non più di “le persone coi capelli neri parlano greco”) è decisamente falsa, questo semmai è un mito, e poi piazzata lì così senza spiegazioni è ridicola.

    Poi saprete bene che l’eolico è moooolto più efficiente del fotovoltaico, che solare termico è meglio di fotovoltaico etc…

    E ci sarebbe da ridire sulla 8), e altre, ma meglio se mi fermo… 🙂
    Insomma dai, Repubblica ormai è diventato peggio di Novella2000…

    1. Siamo in tanti a scrivere e abbiamo fonti diverse… ad ogni modo, se stronchi Repubblica (e ti appoggio in questo 🙂 ) non puoi salvare il Sole24ore 🙂
      Comunque si parlava dell’elenco dei punti trattati in Ten technologies to save the planet…
      condivisibili o meno… sull’aspetto poco sostenibile dei biocarburanti abbiamo già dato e ridato… 🙂 è pur vero che c’è biocarburante e biocarburante, non trovi? La seconda generazione è tutta un’altra storia ad impatto ambientale!

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